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Nuova storia scritta da un alunno della classe Terza A della scuola Elementare di Villanova guidata dalla maestra Paola. A firmare la sua favola oggi è Viola.
Nei testi dei bambini il virus viene sempre sconfitto. Ci auguriamo di tornare presto, come scrive Viola, alla nostra 'Dolcevita'.
Paola
CORONCELLO, UN VIRUS MONELLO
C’era una volta un villaggio chiamato Dolcevita dove le persone vivevano serene, lavoravano, i bambini andavano a scuola, gli anziani andavano a giocare a carte e a leggere il giornale al bar, tutti potevano praticare il proprio sport preferito e tutti potevano andare a fare la spesa e divertirsi con i propri amici.
Però tutto questo un giorno si fermò con l’arrivo di un ospite poco gradito: Coroncello, un virus che veniva dal pianeta Malatticus.
Coroncello era giallo e aveva una forma strana, era tale quale a una stella però non sempre si vedeva, perchè la maggior parte delle volte a Dolcevita si accendevano un sacco di luci per la felicità di quel paese.
Le sue braccia erano tante e invisibili che gli servivano per riuscire ad abbracciare più persone possibili e infettarle.
Infatti Coroncello in quei giorni iniziò a girare tra le strade, nelle case, nei negozi, nelle scuole, nelle palestre e a toccare tutte le persone (bambini, anziani e adulti).
Alcune di queste persone, soprattutto gli anziani, dopo essere stati toccati da Coroncello iniziarono a stare male e ad avere bisogno di cure speciali nell’ospedale di Dolcevita.
Mentre i dottori e gli scienziati cercavano la cura per guarire tutte queste persone, gli abitanti del villaggio dovettero restare in casa per tanto tempo. I bambini non andarono più nè a scuola nè a fare sport.
Le famiglie per ringraziare tutti i medici che si stavano impegnando tanto per salvare tutte quelle vite appesero ai balconi e alle finestre degli striscioni, teli e lenzuola con disegnato un arcobaleno come simbolo di pace e speranza con la scritta ANDRA’ TUTTO BENE.
I dottori un giorno finalmente trovarono la pozione magica per trasformare Coroncello da virus maligno a virus buono.
Nella pozione c’era 1 litro di succo di felicità, un pezzo di frutto di Dolcevita e infine tanto tanto tanto zucchero per addolcire Coroncello.
Infatti questa pozione riuscì a trasformarlo in un virus buono che contribuì ad aiutare per far star meglio le persone che erano state infettate.
Coroncello cominciò a sentire nostalgia di casa sua e così decise di tornare dalla sua mamma e dal suo papà nel pianeta Malatticus, però prima di andarsene salutò i suoi nuovi amici dottori.
Nel frattempo il villaggio di Dolcevita tornò piano piano alla sua normalità e i suoi abitanti poterono ricominciare a vivere con serenità le loro abitudini e a riabbracciarsi con tanto amore.
VIOLA L.
Redazione Pressa
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