L'11 gennaio è emersa la segnalazione di un caso positivo al Covid nella classe di mia figlia. Dal 12 gennaio sono iniziate le comunicazioni ufficiali e la convocazione a tampone per il 16 gennaio. Mia figlia non ha fatto il tampone per motivi personali e per rifiuto a questo meccanismo infinito. La possibilità è prevista dalle norme, semplicemente la quarantena dura 14 giorni invece che 10.
La classe comunque non si ferma e lunedi 17 gennaio tutti a scuola, compresa mia figlia, ma nel tardo pomeriggio arriva (puntualissima) la comunicazioni di quarantena solo per mia figlia fino al giorno 25 gennaio. Di fatto una punzione per non aver fatto il tampone, nonostante anche gli altri bimbi non avessero gli esiti.
Intanto gli esiti degli altri bimbi non arrivano e solo dopo qualche giorno si scopre la presenza di altri alunni positivi.
Ma non è finita: il 22 gennaio scatta la quarantena per tutta la classe che va in Dad dal 24 gennaio, sempre per esiti di tamponi giunti in ritardo. Nonostante mia figlia non frequentasse la scuola dal 17 gennaio viene rimessa in quarantena fino al 31 gennaio. Ovviamente anche in questo caso occorre aggiungere altre 4 giorni. Almeno così penso, in attesa di qualche lettera ufficiale Ausl. Risultato: almeno tre settimane di assenza senza mai avere alcun sintomo ed essendo in perfetta salute, mentre i suoi compagni si sono limitati a una settimana di Dad.
Faccio presente che se i referti del 16 gennaio fossero arrivati il giorno stesso (come logico che sia), mia figlia il 25 gennaio avrebbe terminato la quarantena, ma è stata vittima di un ritardo di esiti (dovuto a quanto pare dalla macchina di refertazione rotta). E se questi esiti fossero arrivati non il 21 gennaio ma successivamente, la libertà di mia figlia sarebbe stata in balia di questi esiti?
Nonostante le mie telefonate all'Ausl e alla scuola, tutto si sta svolgendo nella totale indifferenza in attesa che la situazione faccia il suo per loro 'normale' corso.
Qualcuno chiederà scusa personalmente a questa bimba?
Una mamma che cerca di non restare indifferenta a quello che sta accadendo