Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il progetto esecutivo messo a bando venne presentato nel marzo dello scorso anno. Ad ottobre venne affidato l'appalto. Ci sono voluti altri sei mesi, ad un mese dalla elezioni, per la consegna ufficiale del cantiere. La prima pietra non si sa quando sarà posta, ma ufficialmente da oggi il Comune può dire che i lavori per la realizzazione del Data Center sono partiti. Affermazioni che vanno prese con le pinze, visto che l'unico altro edificio già appaltato nel piano periferie (relativo alla palazzina di via Forghieri), nonostante l'affidamento dei lavori alla ditta vincitrice del bando sia arrivato nel settembre scorso, debba ancora partire. Nonostante che in quel caso anche la pulizia dell'area dalle maceria abbandonate per 15 anni dai costruttori che la stessa area la abbandonarono all'inizio degli anni 2000, sia già stata effettuata.
A differenza di quella del Data Center dove i resti dei precedenti abbandoni siano ancora presenti.
Tornando a quanto dichiarato ufficialmente oggi dal Comune, la struttura che sorgerà nella zona dell’ex Mercato bestiame e rappresenterà il cuore tecnologico della città, consolidando e rendendo più efficiente la rete locale dell’Ict, andando a sostituire i Ced di enti pubblici e soggetti privati migliorandone qualità e sicurezza. Il Data Center, con un investimento complessivo di 5,1 milioni di euro nell’ambito del “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione”, sarà anche il punto di riferimento per la ricerca sia nel campo della sicurezza informatica, con la sede della Cyber Security Academy, sia per ciò che riguarda l’Automotive, con il programma Masa (Modena automotive smart area) ed entrerà a far parte della rete dei Data Center regionali in corso di realizzazione.
La società di trasformazione urbana CambiaMo ieri ha consegnato il cantiere al raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara, composto da Iti Impresa generale spa di Modena insieme a Site spa di Bologna. Alla firma del verbale hanno partecipato anche i rappresentanti del Comune e dell’Università di Modena e Reggio Emilia che hanno contribuito a sviluppare il progetto che coinvolge anche Provincia di Modena, Fondazione Democenter e Lepida spa, società della Regione con i principali Comuni e Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna.
Sono già iniziate le operazioni di pulizia del lotto di terreno e di sistemazione delle recinzioni. L’edificio si svilupperà su due piani fuori terra per circa 1.600 metri quadri complessivi e il fronte principale sarà delineato da un’alta pensilina sul lato sinistro, sostenuta da due sottili pilastri, nella direzione di dove sorgerà la scuola innovativa, il cui progetto è in corso di ultimazione. A piano terra del Data Center troverà posto l’Academy per la formazione sulla sicurezza informatica e spazi per le attività di ricerca e conferenze, mentre al primo piano saranno collocate la sala server e la “control room”, zone che saranno riservati agli operatori con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici.
Nell’area del Progetto Periferie, inoltre, è già stato inaugurato l’intervento di riqualificazione di Porta Nord, con la realizzazione della nuova rotatoria, mentre entro la fine di aprile partono anche i lavori della palazzina di “Abitare sociale” in via Forghieri (valore complessivo 8,1 milioni di euro) dove sono previsti 33 alloggi e, a piano terra, un Centro diurno per persone con disabilità. La consegna del cantiere da parte di CambiaMo è già avvenuta e sono in corso le verifiche dei terreni.
In programma anche gli altri interventi relativi alla mobilità (altre cinque rotatorie, la riqualificazione di via Canaletto e diverse piste ciclabili), così come la realizzazione del prolungamento del sottopasso ferroviario da Porta Nord a piazza Dante.