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Su un totale di 3254 posti letto si sono verificati, in 14 Cra sulle 52 attive sul territorio, 151 decessi per Covid-19; i pazienti isolati in struttura sono attualmente 164, mentre 109 sono i guariti. Questi i dati aggiornati sulla tragedia nelle strutture residenziali per anziani nella provincia di Modena e diffusi oggi nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sanitaria della provincia di Modena presenza da Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e alla presenza dei sindaci dei Comuni capidistretto, i rappresentanti delle autorità sanitarie e dei sindacati.
Durante la discussione Muzzarelli, dopo aver sottolineato la collaborazione del Comune di Modena con l'Ausl per realizzare il piano sulle Cra del territorio, ha parlato di 'situazione che sta migliorando come tutto l'andamento dell'epidemia'
Antonio Brambilla, direttore dell'Ausl di Modena, nel presentare il quadro generale della situazione dell'epidemia, ha confermato il miglioramento dei dati, proponendo anche una riflessione, per questa nuova fase, 'alla luce di quanto fatto finora, partendo dalla gestione coordinata dell'emergenza tra Ausl, Azienda ospedaliero-universitaria e ospedale di Sassuolo, la cui flessibilità è stata fondamentale nel garantire posti letto per acuti e capacità delle terapie intensive, fino allo sviluppo dei servizi di domiciliarità, una peculiarità del territorio modenese che dovrà essere sviluppata ulteriormente per migliorare la qualità dell’assistenza territoriale per i cittadini modenesi'.
Nella relazione di Federica Rolli, direttrice socio-sanitaria Ausl, dedicata alle residenze per anziani è emerso che l'azienda, sebbene i dispositivi fossero a carico delle strutture come previsto dal contratto di servizio e un obbligo del datore di lavoro, ha distribuito insieme a Protezione civile e Regione finora quasi 480 mila mascherine tra chirurgiche e ffp2; l'azienda ha fornito anche 1.
858 occhiali e visiere, 23.755 camici, 26.220 copriscarpe e gambali e quasi 22 mila copricapi; è in corso, inoltre, il completamento dei test sierologici su tutti gli operatori.
Stando alla nota stampa inviata dalla Provincia al termine della riunione emerge che l'Ausl, dall'inizio dell'emergenza, avrebbe messo in campo condotte omogenee dedicate alle Cra, garantendo a ciascuna struttura il supporto di medici e infermieri e delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). 'Avviato anche un progetto di telemedicina che, partendo dalle strutture di Modena, Carpi, Sassuolo e Mirandola con pazienti positivi, sarà progressivamente esteso a tutto il territorio; è stato definito, infine, anche uno specifico piano sulle 35 case famiglia individuate finora con quasi 200 ospiti'