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'Dall'1 al 23 gennaio 2022 l'attività di screening sul personale sanitario in servizio presso le strutture pubbliche è sospesa'. Questo il contenuto della nota interna dell'Ausl, a detta del sindacato Cisl fatta circolare nemmeno attraverso le modalità ufficiali previste da contratto, valida per le migliaia di operatori operatori sanitari all'interno e all'esterno delle strutture sanitarie pubbliche modenesi, ovvero anche nei servizi territoriali.
'Alla luce di questa disposizione, alcuni operatori impegnati in reparti covid, nell’emergenza urgenza, su servizi territoriali e a contatto con pazienti fragili potrebbero non essere controllati da più di 45 gg con tale sospensione, con gravi rischi non solo per gli assistiti ma anche per contrastare la diffusione della pandemia tra gli stessi'.
A denunciare la situazione chiedendo di ripristinare la normale attività di tracciamento delle positività e dei contagi per il personale Ausl è il sindacato Cisl funzione pubblica di Modena.
Sostanzialmente appare paradossale che in un momento in cui i contagi sono esplosi in tutti gli ambienti, e i tracciamenti hanno consentito di rilevare almeno fino al 31 dicembre centinaia di operatori sanitari positivi, ora si proceda all'interruzione dell'attività di screening proprio per il personale sanitario e nei luoghi gestiti dall'autorità sanitaria. 'Tale pratica, seppure in apparenza motivata da aspetti organizzativi, impatta seriamente con il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e sembra contribuire enormemente, specie in questo specifico frangente storico attraversato da preoccupazioni collettive sul contagio da covid-19, a generare allarme fra i lavoratori' - sottolinea il sindacato che rivolgendosi direttamente al Direttore Generale Ausl Brambilla e ai responsabili dei Dipartimenti Sanitari afferma: 'In queste condizioni, alla luce di decisioni assunte così repentinamente, risulta difficile per chiunque contribuire a rasserenare il clima di preoccupazione generato dalla vostra comunicazione.
Perciò, come Cisl Fp Emilia Centrale, chiediamo che sia riattivata immediatamente tale attività, prevista dai protocolli regionali e nazionali e che riteniamo necessari e fondamentali visto il crescente numero di contagi tra gli stessi operatori'
Nella richiesta inviata all'Ausl il sindacato fa riferimento inoltre alla difformità di trattamento tra gli operatori sanitari sullo stesso territorio modenese in quanto l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena 'non solo continua a garantire lo screening a 21 gg ma lo impone come obbligatorio ai sensi del D.LG 81\08, come comunicazione inviata dalla Responsabile della Sorveglianza Sanitaria Prot. Aou 129\22 del 04.01.2022' In pratica, il personale ospedaliero, sarebbe sottoposto a quei controlli sospesi invece per il personale sanitario, comprendente un maggiore di operatori e anche quelle funzioni territoriali attive in tutta la provincia.
Redazione Pressa
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