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Quattro automobilisti su dieci telefonano mentre guidano. Se non sono al cellulare senza auricolare né viva voce o dispositivi Bluetooth, quasi la metà delle persone che si mettono al volante si dedicano comunque ad inviare messaggi con lo smartphone o ad utilizzare altri dispositivi elettronici, come il tablet, che impegnano l’uso della mano e distraggono l’attenzione dalla strada.
È il preoccupante dato emerso dalla compagna di controlli mirati condotta recentemente dalla Polizia locale di Modena proprio per contrastare l’uso del telefono cellulare alla guida e sensibilizzare i conducenti di veicoli a comportamenti di guida corretti e più sicuri.
I controlli, a cui era stata data ampia risonanza attraverso i media locali e i canali social di Municipale e Comune, sono stati effettuati anche con nuove modalità per disincentivare un’abitudine estremamente pericolosa quanto diffusa, motivo frequente di distrazione che è tra le principali cause di incidenti stradali.
Le pattuglie impegnate nell’attività erano infatti formate prevalentemente da agenti in motocicletta, in taluni casi anche con mezzi senza la livrea della Municipale quindi non immediatamente identificabili.
I controlli si sono svolti dal 16 al 31 ottobre in diverse zone della città e hanno riguardato 424 veicoli: sono stati 181, vale a dire oltre il 42 per cento, gli automobilisti sorpresi mentre facevano uso di telefoni cellulari o tablet e quindi sanzionati. Nel corso dei controlli sono state elevate altre 98 violazioni riferite ad altre infrazioni.
Gli automobilisti colti per lo più mentre telefonavano, scrivevano messaggi, consultavano smartphone o tablet, non si sono nemmeno dimostrati sorpresi; segno che avevano avuto notizia della campagna, senza tuttavia modificare il proprio stile di guida, e si sono limitati ad accettare di buon grado la sanzione e la decurtazione dei punti dalla patente.
“Evidentemente – affermano dal Comando della Polizia Locale - non c’è ancora consapevolezza di quanto possono essere gravi le conseguenze di una simile distrazione, di quanto può accadere in quei metri percorsi al buio, in quella manciata di secondi impiegati per inviare un messaggio o scattare un selfie distogliendo l’attenzione dalla strada, dove sono invece alte le probabilità che capiti qualcosa di imprevisto: un mezzo che frena o sbanda bruscamente, un pedone o un ciclista che attraversa all’improvviso. La consuetudine alla guida, forse anche l’abitudine a percorrere ogni giorno lo stesso tragitto, non deve assolutamente indurre a dimenticare che si è seduti su un mezzo di alcune tonnellate di peso lanciato ai 50 chilometri orari o più”.