Ha ricordato la Pacem in Terris e ribadito che la pace non può essere separata dalla giustizia sociale, impegnandosi a perseguire questo obiettivo con convinzione anche a livello comunale.
L'arcivescovo di Modena, Monsignor Elio Castellucci, ha riflettuto sul messaggio del Papa per la pace durante la marcia per la pace a Modena, riassumendolo in tre punti chiave
l primo punto riguarda il cambiamento personale: l'invito è a cominciare con la propria interiorità. La pace non è solo un problema degli altri, ma ognuno di noi può contribuire eliminando risentimenti e malumori, partendo dal linguaggio che usiamo nelle relazioni quotidiane. Un linguaggio aggressivo, spesso presente nei social media, riflette un cuore in tumulto che va riconosciuto e cambiato.
Il secondo punto riguarda il debito sociale: il Papa richiama la necessità di risolvere il problema del debito estero dei Paesi poveri, un debito spesso contratto per acquistare armi dai Paesi ricchi, alimentando così conflitti e guerre. Questo legame tra commercio di armi e guerre è un aspetto cruciale della disuguaglianza globale.
Il terzo punto è il debito ecologico: il Papa sottolinea l'urgenza di riparare al danno fatto alla Terra. I Paesi ricchi, responsabili di gran parte dell'inquinamento, sono anche quelli che sfruttano le risorse naturali, causando danni irreversibili ai Paesi poveri, che soffrono maggiormente gli effetti del cambiamento climatico e della scarsità di risorse.'Infine, il Papa propone un passo concreto per la giustizia globale: l'abolizione
Don Mattia Ferrari ha fortemente criticato la politica dei respingimenti che ha unito di fatto i governi di centro-sinistra e di centro-destra. Una politica afferma che contraria la pace. Il primo nel 2017 attraverso l'accordo con la Libia per i respingimenti e il secondo con l'attuale governo in relazione all'accordo dell'Europa e del governo con la Tunisia per evitare le partenze.
Paesi prese riferimento dal sacerdote di Mediterranea per ricordare la storia di Mahmood, un ragazzo del Darfur morto in mare nel tentativo di raggiungere l'Italia dalla Tunisia, dopo aver incontrato le difficoltà e la tragedia di paesi come la Libia.