Partono le contrazioni, corsa in auto da Fanano verso Modena, partorisce in ambulanza
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Partono le contrazioni, corsa in auto da Fanano verso Modena, partorisce in ambulanza

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E' successo questa notte. Una donna di 42 anni partita da Fanano in auto, si è dovuta fermare a Marano, dove ha incrociato una ambulanza del 118 attivata ma che a sua volta non ha fatto in tempo ad arrivare in ospedale. Lei e la figlia Giulia, di 3 kg, stanno bene. Il marito: 'Con il punto nascita di Pavullo aperto avremmo fatto in tempo'


Partono le contrazioni, corsa in auto da Fanano verso Modena, partorisce in ambulanza
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Il caso riporta a quello fortunatamente a lieto fine accaduto ad una donna di Finale Emilia che la scorsa estate è stata costretta dalle circostanza a partorire in auto, a metà del tragitto da 50 chilometri da casa, verso il Policlinico di Modena. L'episodio di oggi riporta invece all'altro capo della provincia, a Fanano, dove stanotte Francesca, una donna di 42 anni, con una gravidanza senza problemi e al termine, che aveva sentito una accelerazione delle contrazioni, ha deciso di mettersi in auto, accompagnata dalla madre, per dirigersi verso il Policlinico di Modena. Dopo la chiusura del punto nascita di Pavullo, sono 60 i chilometri su una strada piena di avvallamenti. Oltre una ora di tempo per percorrere il tragitto, nelle condizioni migliori. Evidentemente troppi per attendere oltre. Sentendo che le contrazioni erano sempre più forti è scattata la chiamata al 118.

'Ho chiesto se era opportuno andare a Vignola, ma mi hanno detto che sarei stata raggiunta da una ambulanza' - spiegherà Francesca. 'La Centrale Operativa, rapportandosi con il Pronto Soccorso del Policlinico - fa sapere la stessa azienda - ha inviato un’ambulanza incontro all’auto delle due donne. I mezzi si sono incrociati all'altezza di Cà Bonettini, frazione di Marano sul Panaro'. La donna, già madre di un figlio, è salita in ambulanza. Da qui la corsa continua verso il Policlinico ma in tangenziale, alle porte di Modena, non si può più attendere. 'Sull'ambulanza è salito il medico - afferma la mamma - ed è nata Giulia'. Da qui l'arrivo all'ostetricia del Policlinico. Mamma e figlia stanno bene'.

'Non voglio fare polemica ma questo caso conferma che sarebbe stato meglio avere il punto nascita di Pavullo aperto' - afferma il marito di Francesca. 'Ero preoccupatissimo al pensiero che due donne, mia suocera e mia moglie, dovessero percorrere tutta la Fondovalle, di notte. Ho scelto di non andare io con lei per stare a casa con l'altra nostra figlia di tre anni e per fare stare Francesca con la madre, con più esperienza anche in caso di difficoltà. Con il punto nascita di Pavullo aperto avremmo impiegato meno tempo e il pensiero di avere un presidio in montagna ci avrebbe tranquillizzato. Il bacino montano è stato penalizzato dalla chiusura del punto nascita di Pavullo. Per noi, con lei che stava comunque bene e con un parto naturale, il poco traffico della notte, è andata bene, ma pensiamo se solo fosse successo ieri, con la Fondovalle piena di macchine, o ad una donna con complicanze a Sant'Anna Pelago'.

Per il Direttore dell'Ostetricia del Policlinico di Modena si è trattato di un caso di 'parto preciptoso' non frequente, ma possibile. 'Importante è che quando si verifica, come in questo caso, che la rete di assistenza funzioni. In questo caso infatti è stato fatto un parto in ambulanza vicino al Policlinico'



Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 

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