Articoli Società

Stop Ausl a medici emergenza territoriale Fanano: Snami proclama lo stato di agitazione

Stop Ausl a medici emergenza territoriale Fanano: Snami proclama lo stato di agitazione

I responsabli regionali contro la decisione dell'Ausl di non rinnovare i contratti dal 1° luglio, e comunicata solo 10 giorni prima e senza un confronto


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a LG
Sale la tensione nell’Alto Frignano dopo la decisione dell’Azienda USL di Modena di interrompere, a partire dal 1° luglio, i contratti dei medici del servizio di emergenza territoriale in servizio a Fanano. Una comunicazione arrivata, secondo il sindacato SNAMI, senza preavviso né confronto con le parti sindacali, e che ha spinto i medici a proclamare ufficialmente lo stato di agitazione.
La nota, inviata dal Settore Emergenza Territoriale dello SNAMI alle istituzioni locali e regionali, parla di un “gravissimo atto unilaterale” e denuncia l’interruzione della copertura medicalizzata 118 nel pieno della stagione estiva, in un’area montana con forti criticità orografiche e una popolazione fragile sia tra i residenti sia tra i villeggianti.
Secondo il sindacato, i medici in servizio erano pienamente operativi e in grado di garantire la continuità dell’assistenza, senza alcun segnale che potesse prefigurare una cessazione dei contratti. La mancata attivazione di un confronto preventivo con le sigle rappresentative del settore viene definita “una violazione del principio di leale collaborazione” e un atto che “pone a rischio l’equità e l’efficacia del servizio sanitario pubblico”.
SNAMI sottolinea anche come nei mesi passati siano state avanzate proposte operative per garantire la funzionalità del servizio di emergenza — tuttora attive — che però non hanno ricevuto risposte adeguate da parte dell’azienda sanitaria.
Da qui, la decisione di avviare le procedure di raffreddamento e conciliazione previste dalla normativa e, in caso di esito negativo, l’annuncio di future giornate di sciopero estese all’intero territorio aziendale.
Il sindacato chiede infine un “intervento urgente della Prefettura e delle istituzioni regionali” per ripristinare le corrette relazioni sindacali e garantire la piena operatività di un servizio ritenuto essenziale per la sicurezza sanitaria delle comunità montane modenesi.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati