Modena a Rivetti? Sghedoni sogna di lasciare coi Canarini in B
Indicati i nominativi di Massimo Taibi come prossimo direttore generale, di Davide Vaira quale direttore sportivo, e di Attilio Tesser in panchina
Mentre prosegue la preparazione della squadra, in vista dell’importante debutto, che potrebbe cambiare le sorti della stagione, questa settimana è stata dominata dalla notizia della trattativa in corso per la cessione del Modena.
La famiglia Rivetti, già proprietaria del marchio Stone Island e ora socia Moncler, avrebbe già manifestato l’intenzione di acquistare la maggioranza della società.
La trattativa sarebbe a buon punto, ci sarebbero preliminari firmati, accordi solo da eseguire; addirittura, per confermare la bontà della trattativa, la nuova proprietà avrebbe pronta la squadra di governo; sono stati indicati i nominativi di Massimo Taibi come prossimo direttore generale, di Davide Vaira quale direttore sportivo, e di Attilio Tesser in panchina, oltre a corposi investimenti in denaro per potenziare la squadra, in qualunque categoria si troverà dopo i playoff.
Il presidente Sghedoni, nei giorni scorsi, si è limitato a confermare la trattativa, riferendo che non ci sono accordi specifici, vale a dire se un ingresso in quota o la cessione totale, aggiungendo che l’eventuale closing si farà solamente a playoff conclusi, dato che la posizione unanime della società è quella di puntare alla vittoria dei playoff e alla conseguente promozione; il desiderio manifestato dal presidente sarebbe quello di lasciare e cedere la società con la squadra in serie B; appare comunque evidente, da una serie di indizi, che il Presidente ci stia concretamente pensando e stia valutando il da farsi; dunque, al momento, la situazione è in continua e giornaliera evoluzione e sembra essere molto di più di un semplice rumor di mercato di fine stagione.
Trattativa si, trattativa no, cessione si, cessione no, fatto sta che resta da giocare un playoff molto importante, e sarebbe opportuno mantenere la concentrazione sul campo e sul calcio giocato, o da giocare.
L’auspicio è quindi che tutti, società, staff, allenatore, giocatori riescano a rimanere concentrati per affrontare i playoff nel migliore modo possibile, lasciando da parte voci, rumors, e tutte le chiacchiere di questo periodo; la squadra dovrà essere brava a tapparsi le orecchie e pensare solo al campo, lavorando duramente verso un obbiettivo ambizioso che città e tifosi per il momento sognano ad occhi aperti.
Corrado Roscelli
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