Articoli Sport

Serie D, il bomber della Cittadella Caprioni si racconta

Serie D, il bomber della Cittadella Caprioni si racconta

Penso che l’anno della svolta sia stato a San Marino, dove ho conosciuto il preparatore Andrea Arpili


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Società Dolce: fare insieme
Spazio ADV dedicata a APP LA PRESSA
La Cittadella lo aveva inseguito anche lo scorso anno, quando a dicembre sembrava che Sala passasse all'Imolese, poi non se ne fece nulla. Invece quest'estate è arrivato, davvero. Lorenzo Caprioni, uno di quelli che sui palcoscenici della serie D sa disegnare calcio con la sua classe immensa. A 35 anni (saranno 36 il 15 novembre) l’attaccante nato a Medicina ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino e numeri da fuoriclasse in categoria come i 70 gol segnati fra Axys, Lentigione, Forlì e Dolomiti Bellunesi negli ultimi 7 anni. Con la nuova maglia del Cittadella ha già timbrato 4 volte nelle prime 4 giornate, decisivo nei tre successi con Correggese, Piacenza e Tuttcuoio.
“Col ds Biagini – dice Carpioni - ci conosciamo bene per gli anni a Lentigione. Volevo tornare a giocare e la chiamata della Cittadella mi ha dato una grande chance. Dopo l’infortunio ho lavorato sodo, a 34 anni non è facile e i 6 mesi al Desenzano mi hanno permesso di confrontarmi subito con una squadra che lottava per vincere. Sono andato là anche per rimettermi in gioco, non ho giocato tanto ma sapevo”.
“L’infortunio col Dolomiti mi ha cambiato tutto.
Spazio ADV dedicata a Paolo Ventura
Stavo facendo un ottimo campionato, mancavano 3 giornate e avevo già rinnovato, poi però non se n’è più fatto nulla e mi sono ritrovato libero, nel calcio purtroppo va così. Loro l’anno successivo sono saliti in C…”.
“Quando ero più giovane, avevo 20 anni e a Castel San Pietro feci molto bene. C’erano un paio di opportunità, ma un po’ pe scelte mie e un po’ per altri motivi non si concretizzò. Evidentemente doveva andare così, ma va bene lo stesso. Io sono “sbocciato” un po’ tardi, a 27-28 anni e non tutti puntano su un giocatore di quella età. Penso che l’anno della svolta sia stato a San Marino, dove ho conosciuto Andrea Arpili (ora all’Atalanta U23, ma ex Ascoli, Perugia, Pescara, Parma e Samp, ndr), un preparatore che mi ha fatto cambiare modo di lavorare e di dare peso a tutto, dall’alimentazione alla mentalità. Da lì mi si è aperta un’altra prospettiva”.
Fra i tanti allenatori sono legato a Bob Notari che ho avuto all’Axys e 2 anni a Lentigione, gli voglio un bene dell’anima, un grande uomo oltre che un grande mister”.
Matteo Pierotti
Foto dell'autore

Giornalista professionista si occupa di Calcio Dilettanti da decenni...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati