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Si è detto più volte sulle cronache politiche carpigiane di un appoggio del vescovo Cavina all'assessore Simone Morelli in chiave anti-Bellelli, in realtà dalla lettura delle intercettazioni del 'Carpigate' (che La Pressa sta portando alla luce) il vescovo spesso non sembra sbilanciarsi apertamente. Sono presenti alcune telefonate tra Cavina e l'assessore Morelli, ma a parlare di appoggi politici non è lui stesso, ma piuttosto sono gli attori che ruotano intorno a lui. In particolare Morelli e Milena Saina, l'altra assessore poi allontanata da Bellelli.
E' il 31 ottobre 2018 quando in una telefonata con Morelli Saina afferma di avere messo a conoscenza il Vescovo 'dell'incapacità di Alberto Bellelli in relazione ai rapporti con la coalizione e di tutte le promesse che non è riuscito a mantenere in ordine alle risorse economiche ed umane'.
Saina afferma anche di avere informato il vescovo della volontà di creare una 'associazione parallela' incassandone, dice lei, l'invito ad andare avanti e sottolineando come il vescovo stesso le avrebbe confidato che 'il sindaco Bellelli si sarebbe sentito escluso da queste dinamiche'.
Una vaga apertura a Bellelli da parte dell'alto prelato riferita indirettamente dalla Saina che fa scattare su tutte le furie Morelli. 'Questa è la vittima, questa è la vittima' - si sfoga Morelli con Saina aggiungendo di presunti insulti al vescovo pronunciati da Bellelli accompagnati da una richiesta di appoggio che il primo cittadino gli avrebbe avanzato. 'Allo stesso cosa fa Alberto? Cerca di leccagli il c...o facendo la vittimina, è questo il gioco del meschino, è questo il lato umano che odio di Bellelli'.
Saina e Morelli sono comunque preoccupati che il vescovo possa appoggiare Bellelli.
Saina afferma a riguardo: 'Alberto di credibilità ne ha poca da spendere, quindi cosa può andare a garantire, a promettere, a fare... Sua Eccellenza conosce bene nel dettaglio tante cose attraverso quello che gli dici tu, quello che gli ho detto io... Insomma non è che Alberto può andare lì... Per come conosco don Francesco che è molto puro ma anche molto astuto, insomma la vedo molto dura che dall'altra parte ci sia un 'sì va bene''.
E più la bufera mediatica si solleva più Morelli si affida a Saina per mantenere rapporti con Cavina. Riferiscono i carabinieri 'L'assessore defilato da quando a seguito del nostro sequestro delle pratiche a Palazzo della Pieve è stato travolto dall'attenzione dei media, deve comunque mantenere i rapporti con il vescovo con cui, per questioni di opportunità è meglio non farsi vedere e da cui, per le medesime ragioni, invia proprio la Saina, uno dei suoi più fidati 'luogotenenti''.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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