Omicidio Carpi, convalidato l'arresto di Mohammed El Fathi

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E' stato convalidato dal GIP l’arresto di Mohammed El Fathi, il 32enne che venerdì pomeriggio ha ucciso la zia nell'appartamento di Finale Emilia dove viveva con lo zio ed il cugino 17 enne fratello della vittima. L'uomo, che questa mattina non sarebbe stato in gradi di sostenere l'interrogatorio di garanzia attualmente si trova nel centro di Diagnosi e Cura del dipartimento Malattie Mentali. Un servizio che l'uomo seguiva per i suoi problemi psichici, e supportato anche dalla famiglia. Descritto nell'ambito della strutture di cura come un paziente modello, fortemente collaborativo. Elementi che rendono ancora più indefinibile il movente del folle gesto che lo ha portato a colpire con estrema violenza il corpo della zia cinquantemme, giunta in Italia e a Finale Emilia soltanto nel gennaio scorso, uccidendola con almeno 30 coltellate.

Il PM che sta conducendo le indagini raccoglierà tutto il materiale a disposizione, anche sul suo percorso psichico oltre che quello relativo all'omicidio, per poi decidere sulle misure restrittive.

Il 32enne nel 2015 era stato ricoverato in una casa e cura e recentemente era stato lui stesso a recarsi spontaneamente al centro di Igiene Mentale per richiedere un controllo. Secondo quanto appreso dal Procuratore Capo Lucia Musti, che dopo venerdì è tornata questa mattina sul caso, il delitto è maturato all’interno di una famiglia unita e ben inserita nel contesto sociale, e che collaborava attivamente alla cura del nipote.