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'Sulla vicenda del giovane nigeriano, accusato di violenza sessuale, Bellelli ha fatto il leghista e raccontato balle'. A replicare alle accuse di sciacallaggio mosse dal sindaco di Carpi è il consigliere comunale Roberto Benatti.
'Nell’immediatezza dell’arresto del 19enne nigeriano, infatti, il sindaco Pd ha fatto un comunicato stampa leghista chiedendo “più controlli sull’immigrazione irregolare” e dicendo dell’assalitore: 'è un recidivo, che non doveva essere qui, che va espulso'. Poi però l'avvocato del ragazzo ha spiegato che il ragazzo ha un regolare permesso di soggiorno, non ha precedenti e che sta lavorando, seguito da un tutor, in un progetto di integrazione dei servizi sociali - afferma Benatti -. Ma il sindaco Pd ha insistito: 'no, non è noto ai servizi sociali'. Oggi viene invece confermato che 'una commissione che comprende i servizi sociali, USL e Centro per l'impiego, su indicazione di quest’ultimo e con soldi regionali, ha assegnato al ragazzo un tutor e gli ha trovato un tirocinio formativo'.
La gente, se avesse ascoltato solo il primo comunicato del sindaco Pd, avrebbe potuto pensare a un clandestino qualsiasi, mentre si tratta di una persona regolarmente in Italia, che magari non ha (ancora) avuto una casa popolare o soldi per le bollette ma ha avuto un lavoro dalla commissione partecipata anche dal Comune. Esattamente come accade per i profughi. Non bastava controllare prima? Perché diffamare e poi nascondersi dietro delle bugie, o mezze verità? Troppo scomodo ammettere che si tratta dell’ennesimo progetto fallimentare? Troppa paura di perdere altro consenso?'
'In un Paese civile il sindaco Pd dovrebbe dimettersi, per avere diffamato un ragazzo prima di verificare i fatti, solo per cercare consenso a destra, e per aver poi negato che quel ragazzo sia stato aiutato dal pubblico, dimostrando di non avere il polso della situazione o di voler nascondere scomode verità. Ma sappiamo bene che non chiederà neanche scusa - chiude Benatti -. Una brutta pagina per la sinistra carpigiana, PD e LeU, pronta a spendere milioni su milioni per l'integrazione, ma pronta anche a negare tutto e diventare leghista per paura di perdere altro consenso'.
Redazione Pressa
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