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Guidava auto di proprietà dello zio morto da tre anni: multata

Guidava auto di proprietà dello zio morto da tre anni: multata

Acceduto a Mirandola dove l'auto e il regolare conducente sono stati individuati attraverso il sistema targa system diffuso della Polizia Locale del Comune


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La Polizia Locale di Mirandola ha fermato e sanzionato una donna che circolava con un veicolo intestato a una persona deceduta da oltre tre anni. L’auto in questione era di proprietà dello zio della conducente, deceduto nel 2022, ma mai regolarmente volturata.
Il veicolo era già stato oggetto di un precedente verbale e, a seguito delle verifiche, era stato inserito nella black list del sistema di varchi veicolari in uso al Comune di Mirandola. Grazie all’aggiornamento della banca dati, ogni transito sul territorio comunale è stato tracciato e segnalato in tempo reale agli agenti.
Proprio attraverso queste segnalazioni, è stato possibile localizzare con precisione il mezzo, successivamente intercettato, fermato e la conducente sottoposta a sanzione amministrativa.
Il sistema dei varchi, integrato con i dati aggiornati relativi alle targhe dei veicoli irregolari, si conferma uno strumento prezioso per il monitoraggio del territorio e per il contrasto alle irregolarità, anche nel caso di conducenti non residenti a Mirandola.
Posto che la legge non ammette ignoranza, l'illecito che sta nell'utilizzare un auto di un parente o un famigliare defunto senza effettuare regolare voltura non è tra i più conosciutto, soprattutto rispetto ai termini in cui questo costituisce reato.
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Cosa dice la legge

È possibile condurre un veicolo intestato a un familiare deceduto, ma solo entro certi limiti e seguendo precise procedure. Dopo il decesso del proprietario, il veicolo può essere utilizzato legalmente per un periodo massimo di 30 giorni. Superato questo termine, è necessario regolarizzare la situazione per evitare di incorrere in sanzioni amministrative.
La regolarizzazione può avvenire attraverso il passaggio di proprietà agli eredi, che comporta l’aggiornamento della carta di circolazione e il pagamento degli oneri fiscali previsti. Qualora il veicolo non venga intestato direttamente a chi lo utilizza, è comunque possibile continuare a condurlo, a condizione che venga registrato un contratto di comodato d’uso gratuito presso la Motorizzazione Civile. Tale contratto deve essere accompagnato da una dichiarazione sottoscritta da uno degli eredi e dalla documentazione prevista, tra cui il modulo TT2119 e le ricevute dei versamenti richiesti.
È inoltre fondamentale verificare la validità della polizza assicurativa RCA e accertarsi che copra anche conducenti diversi dal proprietario originario. In caso contrario, sarà necessario aggiornare la polizza o stipularne una nuova.
La mancata regolarizzazione può comportare sanzioni significative, con multe che vanno da circa 728 euro fino a oltre 3.600 euro, oltre al possibile ritiro della carta di circolazione.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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