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Le dimissioni dell'assessore alle politiche economiche Giuseppe Forte aprono un caso politico all'interno della maggioranza a Mirandola. Al di là delle dichiarazioni di rito, infatti, ad imporre al finanziere un passo indietro è stato indirettamente il deputato Lega Guglielmo Golinelli, deus ex machina della giunta guidata dal sindaco Alberto Greco. Pur vicino a Forza Italia, Forte è ufficialmente un civico e rappresentava l'unica anima non leghista all'interno della squadra di Greco. Di qui i dissapori con Golinelli che hanno pesato sulla scelta del primo cittadino, il quale è arrivato questa mattina a chiedere formalmente a Forte di dimettersi. Obiettivo, ormai dichiarato, di Golinelli e Greco è quello di arrivare a inserire in giunta il già candidato leghista alle Regionali Roberto Lodi.
La mossa però da un lato è stata accolta con freddezza dallo stesso commissario regionale Lega Andrea Ostellari, il quale pochi giorni fa ha avuto un acceso confronto con lo stesso Golinelli, dall'altro non è piaciuta affatto agli alleati di centrodestra, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il ragionamento dei forzisti e dei meloniani è chiaro: se quella di Mirandola è una giunta di centrodestra non è pensabile sostituire l'unico assessore non leghista (gli altri quattro membri di giunta e il sindaco sono del Carroccio) con un altro leghista.
A questo punto le strade sono due. La prima è che la Lega decida di Golinelli di tirare dritto puntando su Lodi, arrivando così a rompere con gli alleati e creando una maggioranza monocolore Lega con numeri risicatissimi in Consiglio. La seconda strada è quella di una mediazione che porti alla individuazione di un sostituto di Forte condiviso con gli alleati e quindi non leghista. Nomi in campo al momento non ve ne sono (esclusa l'ipotesi di una promozione del consigliere Fdi Marian Lugli, per indisponibilità dello stesso Lugli), ma ovviamente il confronto è appena all'inizio.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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