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Referendum Aimag, la scusa della 'gara del gas'

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Il Comitato acqua pubblica: 'Hera si prepara ad essere la principale concorrente di Aimag, proprio nella gara del gas, proprio come dicemmo noi del Comitato a suo tempo'


Referendum Aimag, la scusa della 'gara del gas'
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Il 10 settembre a Carpi si terrà il famoso referendum su Aimag, indetto dall'amministrazione comunale su spinta dei cittadini e dei comitati, in particolare del Comitato Acqua pubblica. In vista del referendum il sindaco di Carpi Alberto Bellelli ha promosso un dibattito pubblico sul tema il 30 di agosto.

Ricordiamo che il comitato per l’Acqua Pubblica è nettamente contrario all’incorporazione di Aimag in Hera, una delle ipotesi in campo (al momento la più probabile) insieme all’accordo con la mantovana Tea. 

'Noi chiediamo ai cittadini di votare Sì per dire al sindaco di Carpi che nell'assemblea dei soci difenda l'attuale assetto societario di Aimag, in cui i comuni detengono il 65% delle azioni e perciò esercitano il controllo dell'azienda - è la tesi del Comtitato -. Il quesito chiede che Bellelli non venda le azioni di Aimag (attualmente in possesso del Comune di Carpi) ed esprima voto negativo su eventuali proposte di incorporazione.

Non c'è niente di complicato o di ambiguo, si tratta di scelte che sono di competenza esclusiva del Sindaco di Carpi. Il Comitato e i quasi tremila firmatari della richiesta di referendum chiedono di evitare che un patrimonio della collettività sano e strategico come Aimag confluisca in una grande aggregazione dove il controllo dei cittadini e la possibilità di intervento dei loro sindaci sarebbero pari a zero. Tutti sanno che le esperienze di chi ha già provato questa strada prima di Carpi sono negative (SAT Sassuolo, AMCM Modena, AMGA Ferrara, sono aziende che non esistono più e potremmo fare decine di esempi del genere)'.

In questo contesto va ricordato come il piano B per il futuro di Aimag sia appunto l'accordo con la mantovana Tea (un piano peraltro sostenuto anche dai Comuni dell'Unione della Bassa in un documento firmato lo scorso ottobre).

E presidente del collegio sindacale di Tea Acque, società del Gruppo Tea che cura i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione è Alessandra Pederzoli, moglie del presidente della Provincia e sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli.

Ma torniamo al referendum di settembre. In preparazione a quel voto pubblichiamo gli interventi del Comitato Acqua pubblica di Carpi sulle multiutility, le grandi aziende multiservizi nate dalle aggregazioni di aziende locali ex-municipalizzate (Acea, Iren, Hera, A2A...). Ovviamente La Pressa pubblicherà anche interventi di segno opposto, e quindi favorevoli alla fusione con Hera, qualora i diretti interessati volessero inviarceli.

Si avvicina il referendum sull'Aimag del 10 settembre e si avvicina il dibattito pubblico di mercoledì 30 agosto che si terrà nella sala congressi di via Peruzzi.

Nelle scorse settimane abbiamo diffuso sui media le prime due proposte del Comitato:

1- non vendere azioni di Aimag, in modo da mantenere il controllo dell'Azienda in capo ai comuni-soci.

2- mantenere a Carpi gli utili prodotti dai carpigiani con le bollette acqua, gas, rifiuti ed energia. Ovvero non fondere Aimag con chi arricchisce sconosciuti azionisti di Borsa e lesina sugli investimenti.

Queste due sono le principali ragioni per cui chiediamo ai carpigiani di votare “SI'” al referendum del 10 settembre. Tralasciamo di commentare la presa di posizione del Comitato per il No, in quanto tutte le affermazioni ivi contenute sono prive di riscontro con la realtà e ci rendiamo fin da subito disponibili per dimostrarlo in qualsiasi sede.

Chiediamo la vostra attenzione per diffondere altre nostre proposte. La terza riguarda la “gara del gas”.

Già, perchè sono dieci anni che chi vuole vendere Aimag ad Hera ripete che la fusione serve per “vincere la gara del gas”. Però è una bufala, o meglio, è un problema reale, risolvibile, amplificato ad arte. Per capirlo occorre la pazienza di scomporlo in diversi passaggi:

- cos'è la “gara del gas” ? È la gara con cui si dovrebbe scegliere, in modo concorrenziale e regolato, chi dovrebbe svolgere il servizio di distribuzione del gas e manutenzione della rete (non la vendita del gas). Deriva da una legge nazionale scritta nel 2001, ma mai applicata fino ad ora per la difficoltà di concretizzarla. Infatti viene continuamente rinviata, e non solo in questo ambito, ma in tutta Italia. Fino a che non viene svolta la gara, il servizio di distribuzione e manutenzione gas viene svolto dalle aziende che lo hanno sempre fatto (Aimag nella Bassa Modenese, Hera a Modena, Iren a Reggio Emilia, e così via).

- tralasciamo per semplicità la questione della non opportunità di affidare con gare dei servizi strategici. Sono in realtà una sorta di pretesto per favorire la privatizzazione di servizi in monopolio naturale, che generano una serie infinita di incongruenze: tempi troppo lunghi di affidamento, difficoltà di rinegoziare in corso di appalto, asimmetria informativa tra chi dovrebbe regolare e chi eroga il servizio, confusione di ruoli tra controllore e controllato. Potremmo discutere a lungo di questi problemi ma, trattandosi di una legge dello Stato, è una discussione che va condotta sul piano nazionale.

- Aimag può partecipare alla “gara del gas” ? Sì, anche se Sindaci e funzionari comunali hanno sostenuto il contrario per anni. Il dubbio è stato finalmente chiarito dagli stessi dirigenti di Aimag con un comunicato alla stampa dei primi di luglio 2017.

- che succede se Aimag perderà la “gara del gas” ? Questo servizio vale circa il 12% dell'attuale fatturato di Aimag, sarebbe certamente un fatto negativo ma non un tracollo. Infatti bisogna sapere che quando un'azienda deve cedere questo servizio viene “risarcita” dalla vincitrice della gara. Quindi in caso di insuccesso alla gara del gas (se e quando si farà) Aimag percepirebbe una somma intorno ai cento milioni di Euro. Questo non sembra proprio quello scenario catastrofico per cui “Aimag si contrae”, per usare le parole del Sindaco di Carpi.

- Aimag può vincere la “gara del gas” ? Sì, Aimag ha già partecipato e vinto gare per l'assegnazione di servizi simili in diverse zone d'Italia. Aimag può partecipare alla gara da sola o in associazione temporanea con partner strategici per questo specifico obiettivo. Per questo tipo di alleanze di scopo non c'è alcun bisogno di compravendere azioni, ne parleremo anche nella proposta successiva, che pubblicheremo tra una settimana.

In conclusione la “gara del gas” è una delle tante sfide che un'azienda come Aimag deve affrontare per svolgere la proprie complesse funzioni nel rispetto di un quadro normativo nazionale confuso e non esattamente rispettoso della volontà dei cittadini. Inoltre va detto che “la gara del gas” è la stessa scusa con cui i sindaci PD del 2008 giustificarono la vendita di azioni Aimag ad Hera. Invece Hera si prepara ad essere la principale concorrente di Aimag, proprio nella gara del gas, proprio come dicemmo noi del Comitato a suo tempo! E vogliono propinarci ancora la stessa scusa! Ma su che pianeta vivono i nostri amministratori?

Roberto Galantini - Comitato Acqua Pubblica


Redazione Pressa
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