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Il Modena esce sconfitto con onore dal derby con il Sassuolo, che dimostra di essere squadra da serie A. Con giocatori come Berardi ma anche Lauriente e Moro che sanno approfittare come cecchini delle anche minime disattenzioni. Perché alla fine, il Sassuolo, nel resto della gara non ne creerà nemmeno tante più del Modena, di occasioni, ma la forza sta proprio lì. Nel sapere finalizzare e monetizzare tutto. Dagli errori ai guizzi.
C'è una bellissima atmosfera allo stadio Braglia ad accompagnare il derby Modena-Sassuolo, per la quattordicesima giornata di ritorno del campionato di serie B. Sono 13.240 i tifosi sugli spalti, in assoluto record stagionale. Temperatura ideale.
I 1700 tifosi sassolesi nella curva ospiti (tanti anche in tribuna e gradinata), srotolano un grande striscione neroverde che copre dall'alto al basso l'intera curva.
Dall'altra parte la coreografia della curva Montagnani è un tripudio di migliaia di sciarpe gialloblù a circondare un enorme striscione orizzontale con scritto semplicemente Modena. Fischio d'inizio anticipato da un minuto di silenzio in ricordo di Jorge Bolano, ex centrocampista gialloblù scomparso in settimana.
Il Modena è attento, parte forte, è ben organizzato, costruisce ma non conclude e le due occasioni sono solo del Sassuolo. Al settimo pericolosa punizione di Berardi che finisce a lato. Al 21 brivido giallobù. Toljan quasi al limite dell'area si accorge della improvvida posizione avanzata di Gagno e tenta di sorprenderlo. Tira e il portiere gialloblù passa dall'essere protagonista di una ingenuità ad una prodezza degna di un pallavolista in volo. Arresta e respinge con la mano sinistra la palla a mezz'aria, quasi sulla linea.
La svolta arriva al 36'. Il Modena concede la palla a centrocampo e il Sassuolo ne approfitta. La palla arriva in area di rigore. C'è bagarre. La sfera rimpalla e finisce sul piede di Berardi che non perdona. Sassuolo in vantaggio. Il Modena reagisce con Palumbo che sgancia un missile che dopo una deviazione viene bloccato dal portiere neroverde Moldovan.
Un minuto di recupero e l'arbitro fischia la fine del primo parziale.
Al rientro ritmo altissimo. Grande occasione sprecata per Palumbo che a seguito di una ripartenza a centrocampo, sulla linea dell'area avversaria con il vuoto davanti, svirgola la palla in qualcosa che è difficile anche chiamare tiro. Di tutta altra matrice e stoffa il capolavoro di Santoro che conclude dalla distanza facendo una mezza girata e insacca. Bisogna tirare, azzardare. Troppo spesso il Modena non lo fa e Santoro, che lo ha fatto, viene premiato. Siamo al 60'. Entusiasmo alle stelle che svanisce al 64'. Lasciare quasi smarcato Lauriente è un errore che si paga. Gagno battuto e Sassuolo ancora in vantaggio: 2-1. Il Modena ci prova, ma al 31' arriva la doccia fredda. Questa volta a non perdonare dopo Laurientè, è Moro. A due metri da Gagno insacca. Il Sassuolo non perdona. La curva Montagnani continua a farsi sentire con grida incitamento ma l'esito è di fatto quasi scontato. Quasi.
Il Modena esprime coraggio e dà il massimo. Allo scadere del secondo tempo, che finirà con 5 minuti di recupero, gli animi si riaccendono. In centinaia stanno già lasciando lo stadio quando Giovanni Zaro segna. La possibilità di riaprire la partita è flebile ma c'è. Svanita dopo due minuti. La scena del gol va rivista al Var, che evidenzia una spinta dello stesso Zaro. Gol annullato. Ogni speranza svanisce ma il Modena ha dato il massimo e ciò viene riconosciuto dalla curva che accompagna l'uscita dal campo tra gli applausi.
Il tabellino
MODENA-SASSUOLO 2-3
Reti: 36′ Berardi, 60′ Santoro, 64′ Laurientè, 76′ Moro
Modena (3-4-2-1) Gagno; Magnino, Zaro, Cauz; Di Pardo (80′ Kamate), Santoro, Gerli (86′ Battistella), Cotali (73′ Idrissi); Caso (80′ Bozhanaj), Palumbo; Gliozzi (73′ Defrel). A disposizione: Seculin, Bagheria, Battistella, Duca, Pedro Mendes, Bozhanaj, Caldara, Oliva, Idrissi, Botteghin, Defrel, Kamate. All. Mandelli
Sassuolo (4-3-3) Moldovan; Toljan, Romagna, Muharemovic, Doig; Boloca (58′ Obiang), Ghion (80′ Lipani), Iannoni; Berardi (86′ Verdi), Moro (86′ Mulattieri), Laurienté (80′ Pierini). A disposizione: Satalino, Volpato, Mulattieri, Obiang, Pieragnolo, Paz, Lovato, Lipani, Mazzitelli, Pierini, Skjellerup, Verdi. All. Grosso
Arbitro: Alberto Santoro di Messina (Assistenti Thomas Miniutti di Maniago e Matteo Pressato di Latina, quarto ufficiale Samuele Andreano di Prato, Var e Avar Luigi Nasca di Bari e Federico La Penna di Roma 1)
Ammoniti: Romagna, Iannoni, Magnino, Zaro
Note: 13.340 spettatori (di cui 1.289 ospiti).
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>