E niente: Andrea Bosi doveva diventare il nuovo amministratore di Amo e Andrea Bosi lo è diventato. Massimo Mezzetti e il Pd non si sono fermati neanche di fronte alla sparizione di 500.000 euro di denaro pubblico. Neanche di fronte alle richieste di un commissario esterno che sono venute da più parti della società civile, della politica, dell’informazione. E ci sia consentito, sempre politicamente parlando, di non usare i soliti artifici retorici né la solita ipocrisia di maniera ma di dire chiaramente la nostra opinione: per noi Bosi, visto il suo curriculum, non ha quel profilo da amministratore esperto che sarebbe servito in questo preciso momento. E visto il forte legame con la politica, non ha l’indipendenza necessaria per giudicare serenamente gli aspetti più scabrosi di questa vicenda, un po’ emersi e un po’ emergenti.Fa anche sorridere il suo pronto richiamo all’adesione di Amo a Avviso Pubblico. Cosa c’entrano in questo caso specifico la corruzione e la mafia? C’è qualche corrotto in Amo? C’è un’organizzazione a delinquere dedita alla sottrazione di soldi pubblici che abbia pervaso Amo? O Bosi sa già cose che noi non sappiamo, oppure è il solito teatrino, utile a nascondere i problemi con il benaltrismo.
Siamo invece molto curiosi di comprendere meglio il richiamo di
Massimo Mezzetti alle falle colossali nei controlli in Amo, per le quali “occorre resettare tutto”.
Resettare tutto in che senso? E partendo da chi? Dai dirigenti? Dagli organismi di controllo? Anche perché, a vedere i nomi in gioco, resettare davvero tutto è quantomeno complesso.

Prendiamo per esempio il revisore unico di Amo, il Rag. Vito Rosati. Che, in quanto revisore, dovrebbe aver avuto accesso agli estratti conto e alle movimentazioni contabili. Leggendo il suo curriculum (
pubblico sul sito Amo) Rosati, che vanta decenni di esperienza specifica, è stato revisore dei conti praticamente di tutti i comuni della provincia, escluso forse il capoluogo, della stessa provincia e di diversi enti locali fuori provincia. Oltre che sindaco e revisore in tante società controllate e collegate al pubblico. Oggi ha un ruolo molto determinante nella galassia Aimag, risultando contemporaneamente Presidente del collegio sindacale di Aimag, Presidente del collegio sindacale di AS Reti Gas e Membro del collegio sindacale di Sinergas. Ovviamente non ci sono incompatibilità di legge nell’esercitare funzioni analoghe in società collegate. Ma pare quantomeno singolare che non si possano trovare, in provincia, figure indipendenti per controllare aziende distinte.
Specie in un momento come questo, nel quale Aimag e le sue controllate sono nel bel mezzo di un passaggio epocale, con la cessione del controllo industriale a Hera e le incombenti gare. Ma restando a quanto detto da Mezzetti: a fronte di un reset in Amo, ci sarà anche il reset di tutti gli altri incarichi legati al pubblico?
Rosati negli anni ha rivestito anche l’incarico di Presidente del collegio sindacale e di revisore del PD di Modena. Ma anche questo non vuol dire niente: se Mezzetti ha detto che reset deve essere, che reset sia.
Eli Gold