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Carpi, al liceo libro di inglese contro Salvini? Nessun indottrinamento

Carpi, al liceo libro di inglese contro Salvini? Nessun indottrinamento

Perché in una scuola superiore non è che se c'è il crocifisso in tutte le aule automaticamente tutti diventano cattolici


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Al liceo Fanti di Carpi è in uso un libro di educazione civica in inglese che parla male di Matteo Salvini. Il caso, per l'intervento del consigliere comunale Giulio Bonzanini della Lega, è già arrivato a Roma e oltre. E non poteva andare diversamente: una faccenda troppo semplice da spiegare e per questo troppo succosa. Ma siamo sempre lì: propaganda fine a se stessa.
L'oggetto del contendere è un box dove viene fatto richiamo, descrivendola in positivo, alla legge emanata nell'ottobre del 2020 dal governo giallorosso, che modifico il decreto immigrazione. Reintroducendo di fatto, seppur in una forma diversa, i permessi umanitari - asilo politico - per gli immigrati, aboliti due anni prima da Salvini - ministro degli interni nel governo gialloverde.
La paura è che questi testi possano indrottrinare i ragazzi sulla via del PD. Ma è davvero così? No. Perché in una scuola superiore non è che se c'è il crocifisso in tutte le aule automaticamente tutti diventano cattolici. Allo stesso modo, non è che se su un libro di testo c'è scritto che il decreto Salvini conteneva le 'peggiori politiche' in materia automaticamente i giovani diventano tutti del PD.
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Anzi. Essere adolescenti e diventare maturi è anche questo: fare la tara a quello che viene insegnato, capire che la politica è importante e cosa seria e che l'educazione civica non è la matematica. Che le opinioni politiche, seppur scritte sui testi di scuola, sono da mettere in discussione sempre e comunque. Capire cosa c'è di buono e cosa c'è di propagandistico. Prendere misura agli stessi professori, oltre che ai testi, cercando di capire quale inclinazione politica abbiano. Se da Bonzanini in su avessero letto solo due righe sopra il testo contestato - dove si chiede se i ragazzi siano loro stessi migranti o conoscano migranti - avrebbero forse inquadrato il tutto in un contesto più ampio: di discussione scolastica in scuole dove - eh sì - ci sono anche giovani immigrati i cui parenti - eh sì - magari sono arrivati su un barcone e senza permesso di soggiorno. E i figli - eh sì - oggi fanno il liceo e capita anche - udite udite - che facciano l'università. Nel merito della contestata legge dell'ottobre 2020, che ha riformulato tratti del decreto Salvini, non è poi che il successivo governo targato PD abbia reintrodotto il sistema precedente dei permessi umanitari per questioni politiche o propriamente umanitarie: ha semplicemente reso quel punto specifico compatibile con la Costituzione e con gli obblighi internazionali dello Stato.
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Perché l'articolo 10 della Costituzione garantisce l'asilo a chi non abbia diritto alle libertà democratiche nel suo Paese d'origine. Sarebbe bello avere docenti appassionati pronti a spiegare ai giovani questi passaggi, più che censori interessati che non conoscano le più elementari basi del diritto.Magath
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Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della testata.  Ci sono...   

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