Da un punto di vista comunicativo, la Ruggiero ha ingenuamente infranto una delle prime regole, specie in politica: sparando con un cannone a una coccinella – con tutto il rispetto per la Medici - è riuscita a dare visibilità globale a un filmato che aveva 3 likes. Dal punto di vista giuridico, poi, qual è il reato? La Medici, consigliere comunale in carica nel comune più rappresentativo di Aimag, oltre che candidato a sindaco, ha esercitato il suo diritto di critica politica esprimendo concetti che comunque hanno un fondamento, forse più che putativo.
Ci sono? Non ci sono? Non possiamo saperlo con certezza. Sappiamo però che il Tar, di recente, ha sollevato dubbi sul controllo pubblico di Aimag, in assenza di un patto di Sindacato. Patto di sindacato che s’è rotto in occasione della nomina della Ruggiero. Come denunciato dai sindaci della bassa, con comunicati identici a quelli della Medici. Contro i quali non sappiamo se la Ruggiero abbia intentato diffide e azioni legali.
Ma in ogni caso, dove sarebbe il “danno patrimoniale, economico, reputazionale” nel sostenere, anche errando, che Aimag stia finendo sotto il controllo di Hera?
Di certo, sempre politicamente parlando, la Ruggiero dovrebbe essere sfiduciata da Alberto Bellelli, ancora per pochi giorni sindaco di Carpi e suo principale sponsor. Perché questa sortita obiettivamente scomposta, unita a comportamenti analoghi nei confronti di altri cittadini diffidati e minacciati di querela, pone più di un dubbio sull’effettiva capacità della dottoressa carpigiana di rivestire adeguatamente il ruolo di presidente di Aimag. Una società già in passato oggetto di critiche politiche, ma i cui vertici non si sono mai lasciati andare a polemiche con i singoli, lasciando piuttosto intervenire la politica. E che oggi è ancora a maggioranza pubblica. E che quindi dovrebbe rispondere, innanzitutto, alla stessa politica e al pubblico.
Eli Gold