Opinioni Il Punto

Il referendum una cosa l'ha detta: anche la sinistra si è stancata degli stranieri

Il referendum una cosa l'ha detta: anche la sinistra si è stancata degli stranieri

L’esito del quesito sulla cittadinanza ha parlato chiaro: i No sono stati più del triplo di quelli agli altri quesiti


3 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena
L’esito referendario, a tratti sconvolgente, ha avuto un effetto boomerang incredibile sul PD modenese. Già il mancato raggiungimento del quorum in provincia, salvo casi sporadici, è la certificazione che il partitone non riesce a mobilitare del tutto gli elettori. Ma il colpo di grazia l’ha dato l’esito del quesito sulla cittadinanza. Nel quale i No sono stati più del triplo di quelli agli altri quesiti. Segno, senza tante perifrasi e analisi sociologiche e filosofiche, che larga parte della sinistra s’è stancata degli stranieri.Senza più neanche fare la distinzione classica fra quei clandestini o richiedenti asilo che infarciscono quotidianamente piazze e parchi, spesso creando problemi oggettivi di sicurezza e ordine pubblico o quantomeno di degrado; e gli immigrati integrati e lavoranti, che sarebbero stati i destinatari naturali del buon esito referendario. Che però pagano a loro volta il continuo sopravanzare gli autoctoni nelle graduatorie e nell’accesso a servizi e contributi pubblici: nella nuova percezione accentuata dalla crisi, dall’inflazione e dal caro bollette, oltre che dai nidi inaccessibili a metà dei richiedenti italiani. Ma soprattutto il comportamento delle nuove giovani generazioni, quelle delle baby gang: sempre più simili a quelle delle periferie americane e delle banlieue francesi.
Il cui odio sociale sfociante in continui furti, rapine, risse e violenze da sinistra viene addirittura compreso, invece che represso. Con il sindaco Massimo Mezzetti a trarne le motivazioni nella (giusta?) invidia per i giovani delle ZTL: quelli per i quali comprarsi l’iPhone e la pizza speciale non è un problema.Messi di fronte all’esito elettorale, la reazione dei sindaci PD, a partire dal capoluogo, è stata molto scomposta. C’è stato sicuramente un incontro provinciale, alla ricerca di contromisure. Nuova priorità alla sicurezza: a partire dalle ordinanze che in questi giorni portano alla chiusura serale anticipata di parchi, negozi e ritrovi. Ma era questo che voleva la gente.No di certo. La gente chiede sicurezza, ma non chiede di stare chiusa in casa. Di non poter frequentare i parchi e i pub nelle sere d’estate. È questa la risposta alle sollecitazioni dei comitati civici? Il coprifuoco estivo? Con gli stessi poco di buono alla base del problema che le birre se le saranno comprate nel pomeriggio e vagheranno comunque nelle città deserte, e la gente perbene a casa?Piaccia o meno il Covid ha fatto scuola. I sindaci e i dirigenti comunali hanno sentito il gusto del vero potere: chiudere in casa la gente.
Nell’incapacità di gestire le situazioni caso per caso, con buon senso, hanno adottato misure di massima repressione chiudendo gli orti, i parchi, le giostrine. Impedendo di andare a correre in campagna e fasi un giro in macchina da soli. Ora, non riuscendo a garantire la sicurezza attraverso le forze dell’ordine e la galera per i delinquenti, ripropongono la stessa patetica soluzione: obbligare la gente a stare a casa. O comunque fuori dai centri.Perché, secondo loro, gli elettori PD saranno anche stati cattivi sul referendum ma in fondo vogliono solo dare la scossa: basta che non vengano chiuse le feste de l’Unità, dove abbondano sistemi di controllo e personale di vigilanza, e tutto andrà bene. Illusi.
 

Magath
Foto dell'autore

Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della testata.  Ci sono...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati