Ma, non paghi, siamo stati inseriti anche tra le prime dieci città italiane più care, tra quelle con oltre i 150mila abitanti: i prezzi al consumo sono in continua crescita, l’8 per cento in più rispetto all’ultima rilevazione e, per giunta, con una inflazione che tende ad erodere i redditi dei modenesi, come conferma allarmato il presidente di Federconsumatori Govoni.
Per non parlare poi dell’intenso traffico di sostanze stupefacenti, che non accenna a diminuire, come ha confermato il blitz dell’altra notte dei Carabineri della compagnia di Modena condotto contemporaneamente in città, a Carpi e in altri comuni della Bassa, con l’ausilio
Poi la consueta allarmante sequenza di furti, rapine, scippi in tutti i quartieri della città con continue ‘spaccate’ a danno di negozi, alcuni dei quali hanno subito più volte negli ultimi tempi furti notturni, coi negozianti esasperati che denunciano di essere lasciati soli di fronte all’escalation del fenomeno criminoso che colpisce indifferentemente tutti i quartieri della città e non solo il centro storico.
Cui si aggiunge la protesta dei cittadini per il nuovo sistema del porta a porta nella raccolta dei rifiuti secondo i quali il sistema andrebbe perfezionato o modificato (come ha fatto il Comune di Bologna) per adeguarlo alle carenze dimostrate, per evitare che la città diventi una
Una città insomma che ha i problemi analoghi a quelli di altre dunque risulta sempre più anacronistico definire Modena una città modello, una città green, pulita, sicura e attraente, come continuano a dipingerla sindaco e assessori perché la realtà, come raccontano le cronache giornalistiche e come lamentano i cittadini, è ben altra. Affermazioni insulse che hanno per giunta il sapore dello slogan propagandistico intriso di demagogia e retorica.
Cesare Pradella