Mezzetti ha lasciato il Pd azzuffarsi per la corsa alla poltrona (così come si sta ancora azzuffando per la corsa alla presidenza del Consiglio comunale), ha imposto per gli assessorati di peso due donne di fiducia (la Camporota e la Ferrari stessa), ha preso in giunta l'anti-Pd per eccellenza (Zanca) e ha limitato le ingerenze curiali togliendo alla Maletti il welfare.Una libertà che fa ben sperare per i prossimi cinque anni, soprattutto se Muzzarelli (in tandem con Ludovica Ferrari) non riuscisse a sbarcare in Regione come consigliere.
Principali limiti al lavoro finalmente autonomo di Mezzetti - oltre alla Venturelli imposta a tutti i costi dai Dem - sono Guerzoni (braccio di Muzzarelli in giunta) e Bortolamasi (mano di Bonaccini in giunta), ma coi rispetti mentori depotenziati e impegnati altrove (Europa e forse Regione) anche 'Giulio' e 'Andrea' potranno incidere poco. Almeno così spera il sindaco e il suo capo di gabinetto, un Solomita che non vedeva l'ora di lasciare l'incarico alla guida del litigioso e goloso Pd nel quale, per modi, atteggiamento e cultura, è sempre apparso come corpo estraneo.
Giuseppe Leonelli