La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena.
Spazio ADV dedicata a MAMMUT MODENA
Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena.
Opinioni Lettere al Direttore

Allerta fiumi, amministratori inetti: dopo due alluvioni l'unica arma resta la preghiera

Allerta fiumi, amministratori inetti: dopo due alluvioni l'unica arma resta la preghiera

C'è ancora chi aspetta quella miseria di risarcimento che è stato stanziato per l'alluvione a Nonantola da ben due anni e mezzo!


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a MAMMUT MODENA
Caro direttore, nel momento in cui le sto scrivendo tengo monitorato il livello del Panaro nel sito della Regione e posso garantirle che vedere il livello del sensore che misura il passaggio del fiume a Navicello a 9.69 metri, genera una certa ansia in chi ha vissuto in pieno l'alluvione di dicembre 2020.

Ansia da un lato e una rabbia infinita dall'altro... Non sono bastati decenni di allarmi e 2 alluvioni in pochi anni a Bastiglia e Nonatola per smuovere le amministrazioni locali e la Regione per spingere Aipo ad assumersi le proprie responsabilità e a mettere in campo progetti risolutivi del problema. 
In tutti questi anni praticamente nulla è stato fatto... Forse si è sperato nella siccità... E devo dire che ha funzionato considerando che gli inverni sono sempre meno nevosi e piovosi, ma alla prima piovuta un po' consistente ci risiamo, allerta fiumi con unica arma a disposizione: pregare che la piena passi anche stavolta senza fare danni...

Come possiamo definire il club dei nostri amministratori se non una banda di inetti?
Solo questo termine mi viene in mente quando li vedo all'opera, neanche nomino la straordinaria sequenza di opere inutili e quattrini gettati al vento nel mio Comune, nei Comuni limitrofi, in città, spese assurde per cose assolutamente superflue quando le risorse andrebbero spese per la messa in sicurezza del territorio, supercazzola di cui sentiamo riempirsi la bocca politici a tutti i livelli ma che poi si traduce in un nulla di fatto....

Giusto qualche giorno fa mentre ero in coda in direzione Modena (anche sulla viabilità ci sarebbe da scrivere un poema epico a sostegno della tesi dell'inettitudine) notavo come nell'alveo del Panaro fosse presente un vero e proprio bosco, e non mi riferisco agli alberi nell'ansa ma a quelli a contatto con l'acqua, migliaia di metri cubi di verde che rubano posto e rallentano lo scorrere dell'acqua alzando inesorabilmente il livello... Non le sembra di averla già sentita questa storia? Già, ma qualche nutria correrà in soccorso dei nostri governanti fornendo l'ennesimo alibi anche stavolta!

Per dire il livello di efficienza di questa gente, c'è ancora chi aspetta quella miseria di risarcimento che è stato stanziato per l'alluvione a Nonantola da ben due anni e mezzo!
Sono consapevole che certe problematiche non si risolvono in pochi mesi ma se almeno si fosse visto un progetto, un inizio di qualche lavoro significativo, allora le attenuanti ci sarebbero, ma il nulla a cui
siamo di fronte è una condanna senza appello a tutti i livelli, dalla regione in giù. 
Ovvio che dà più risalto una bella intervista su Vogue, o una bella comparsata al concertone del primo maggio piuttosto che andare a prendere a calci nel sedere i dirigenti di Aipo e inchiodarli alla loro inconsistenza.
Potrebbe andarne della propria carriera politica, vedi mai...
La saluto direttore e mi scuso per questo sfogo, torno a controllare il monitoraggio del fiume nella speranza che la situazione non sia peggiorata e si possa passare una notte tranquilla. 
Cordiali saluti
L.A.
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati