Non solo Gaza: dalla Palestina all'Ucraina, fino al Sudan. Tutte guerre ugualmente esecrabili

Non riesco a trovare elementi che giustifichino per quali manifestare e quali ignorare
sono delusa di dover constatare la scarsa capacità di comprensione di un testo e anche dell’insensibilità di cognizione della differenza che comporta l’abito istituzionale o quello privato, come evidenziato da molti dei commenti che ha suscitato il mio intervento al richiamo al Sindaco di aver espresso su un palco inappropriato la propria posizione politica sulla tragedia di Gaza.
Trovo molto interessante il suo intervento, Leonelli, nel quale sottoscrive le parole del Sindaco che ritiene superiori ad ogni vincolo o regola, anche, di opportunità istituzionale, però quando afferma “pur nella nebulosa che accompagna sempre la parola stessa verità”, lei apre uno spiraglio seppure sottilissimo al dubbio, che per me, sarà per deformazione professionale, invece è grande, prevalente e condizionante.
Parto da lontano, dalla guerra in Ucraina, dove ogni giorno il popolo ucraino è sottoposto a martellanti bombardamenti da parte della “nazione straniera” che tre anni fa lo ha invaso. Lascio torti e ragioni, ma ogni giorno muoiono civili, donne, bambini e il tutto sembra essere una cosa normale, forse perché avviene in un contesto di guerra che definirei “tradizionale”, solito, conosciuto, con due eserciti che si affrontano e con bombardamenti quotidiani sulla popolazione civile per seminare la paura e il panico. Non ho assistito a mobilitazioni avverse al massacro che si sta consumando da quelle parti con la stessa intensa e addolorata partecipazione che ha suscitato Gaza, come se i morti non fossero tutti uguali.
Sinceramente mi trovo sopraffatta dal dubbio. L’unica cosa certa che sento nel mio profondo è la commozione e il dolore di fronte a tutti i morti causati dalle assurde e inutili guerre in Palestina, in Ucraina, in Sudan e nei tanti altri Paesi dove ogni giorno migliaia di vite umane vengono spezzate dal furore e dall’odio. Per me sono tutte guerre ugualmente esecrabili, da contestare e da fermare, non riesco a trovare elementi che giustifichino per quali manifestare e quali ignorare.
Maria Grazia Modena, consigliere comunale e capogruppo della Lista Civica “Modena X Modena”
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