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Polo Conad, sono io l'autore della scritta: figlia sindaco non c'entra

Polo Conad, sono io l'autore della scritta: figlia sindaco non c'entra

Confesso che era mia intenzione fare questa scritta davanti a tutti gli asili, i campi sportivi, le parrocchie, per sensibilizzare su un tema fondamentale


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Gentile Redazione,
mi chiamo Davide Ruggerini, classe 1977, “sacchino” dal 2017. Inutile scrivere quanto io sia pronto ad apprezzare i significativi investimenti e i concreti interventi di riqualificazione operati dall’Amministrazione nei confronti di un quartiere che ho imparato ad amare –nelle sue luci e nelle sue ombre e soprattutto alla luce della sua storia – sin dal mio arrivo.
Sono io l'autore della scritta posta all'ingresso dell'Asilo “La Carovana”, in via Anderlini 5. Ho realizzato la scritta sull'asfalto, con tempera bianca lavabile, a caratteri grandi: NO 720 TIR.
Il riferimento è, come evidente, al progetto di creare un faraonico Polo Logistico a pochi metri da un’area residenziale densamente abitata.

Il fatto che l'asilo sia frequentato dalla figlia del sindaco è pura casualità. Così grazie al sindaco stesso ho imparato oggi che mentre sta esternalizzando gli asili, sua figlia è in un ottimo asilo privato. Confesso, infatti, che era mia intenzione fare questa scritta davanti a tutti i numerosi asili, i campi sportivi, le parrocchie, per sensibilizzare su un tema fondamentale: il quartiere Sacca è frequentato da tantissimi bambini e da tantissimi giovani. Che respirano aria molto inquinata.
I 720 TIR certamente non faranno che peggiorare sensibilmente questa situazione.
Ho iniziato da quell'asilo semplicemente perchè ci abito praticamente difronte: risiedo in via Anderlini 60.

Sono perfettamente consapevole di essere incorso nel reato di 'imbrattamento di suolo pubblico', pagherò la multa e proseguirò l'espressione del mio dissenso esclusivamente con modalità legali e anche più efficaci, magari offrendo il mio civile contributo –per quel che può valere- al comitato Villaggio Europa –qualora fosse disposto ad accettarmi tra i suoi membri: è un comitato composto da persone competenti, ragionevoli, dotate di memoria storica e di una visione al contempo moderata e lungimirante.

Nel giro di un chilometro quadrato rispetto a dove abito ci sono quattro o cinque asili. Questo risale alla virtuosa storia del quartiere, il primo quartiere operaio di Modena. Le donne lavoravano in fabbrica ed il comune si faceva carico di agevolare le famiglie creando numerosi asili. Ora, invece, da un lato il Comune esternalizza alle cooperative gli asili nido comunali, svilendone la “gloriosa” storia e, dall’altro, pare preoccuparsi maggiormente di fare le infrastrutture necessarie al Polo Logistico Conad, piuttosto che preoccuparsi della salute di bambini e di giovani e, quel che è peggio, spacciando per rigenerazione quella che sarà certamente una causa di degrado dell'area nord del quartiere.

Concludo con una nota amareggiata: la polizia municipale ha “setacciato“ tutte le vie, anche minori, di tutto il quartiere facendo togliere da balconi privati, in abitazioni private, dietro cancelli privati, striscioni di protesta assolutamente civili.
Come, a titolo di esempio, quelli con l’icona di una bambina che con un fiore in mano ferma un TIR. Mi domando se tutto questo sia lecito e civile.

Davide Ruggerini, cittadino
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