Di certo è una buona notizia per tutta quella retroguardia forzista che negli anni ha subito l’egemonia “acchiappatutto” della componente ex MSI, poi confluita via AN/PDL in Forza Italia. Quella che fa riferimento a Enrico Aimi, per intenderci, che ha in Antonio Platis e Giovanni Gidari i più fedeli scudieri e tantissimi comprimari nei vari comuni - dopo che negli anni si sono perse per strada figure storiche come Mauro Sighinolfi e Bruno Rinaldi.
Perché dopo gli ultimi 10 anni nei quali – grazie anche all’interessata e complice sponda con i cugini di FdI, capitanati dall’amico Michele Barcaiuolo – questa corrente ha di fatto deciso e preso tutte le candidature significative della provincia di Modena, spesso ridotte al nome stesso di Platis, oggi emerge inaspettatamente una candidatura diversa e fuori da quel cerchio. Che, per diverse motivazioni, potrebbe risultare vincente.
Inaspettatamente anche per gli addetti ai lavori: che pensavano che dopo la scoppola delle politiche, dove ha dovuto lasciare il posto al paracadutato Valentino Valentini, e quella delle comunali del capoluogo, dove Platis e Barcaiuolo hanno scelto Luca Negrini - separatamente o unitariamente poco conta – Giacobazzi avesse capito l’antifona.
Evidentemente galvanizzato dall’ottima scia di risultati e soprattutto dalle ultime elezioni, che l’hanno visto sopravanzare lo stesso sindaco di Modena Massimo Mezzetti, Giacobazzi ha deciso di non fare uscire il paracadute e di continuare la folle corsa vincente verso via Aldo Moro. Dove la poltrona, oltre a essere di prestigio, è anche lautamente remunerata.
Laddove Giacobazzi dovesse prevalere sugli ex AN, andrebbe a spostare completamente il baricentro del forzismo modenese su se stesso. Diventerebbe infatti anche consigliere regionale, ricoprendo già le cariche di consigliere capogruppo nel capoluogo, consigliere capogruppo in provincia e coordinatore provinciale. Da Forza Italia a Forza Giacobazzi è davvero un attimo. Da militanti con capelli grigi sappiamo che per noi non cambierebbe assolutamente nulla, nel senso che Giacobazzi manterrebbe tutto il potere per sé come hanno fatto tutti i predecessori. Ma da inguaribili ottimisti pensiamo che potrebbe essere invece il momento per scrollarsi di dosso gli ex-AN e riprendere in mano il partito.
Resta però da capire in tutto ciò in quale direzione andrà l’appoggio di Enrico Aimi.
Comunque a Pier Giulio, che come dicevo è un caro amico personale oltre che politico, faccio tutti i miei e nostri migliori auguri per un’ottima campagna elettorale.
Roberto Benatti - Forza Italia