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Lanzi: 'Il M5S non ha smesso di sognare, non avete mai capito i nostri sogni'

Lanzi: 'Il M5S non ha smesso di sognare, non avete mai capito i nostri sogni'

'Sì, ci siamo adattati, abbiamo imparato e, oserei dire, siamo cresciuti. Ma chi ha detto che crescere significhi rinunciare ai propri ideali?'


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Leggendo l'articolo su Lapressa.it, non posso fare a meno di sorridere davanti alla descrizione pittoresca del Movimento 5 Stelle, dipinto come un soggetto 'incapace di sognare', che avrebbe sostituito 'la strategia alla profezia, la terra al sogno'. Ah, il fascino irresistibile dell'iperbole! Pare quasi che il nostro Movimento sia diventato, agli occhi di alcuni, un naufrago sulle rive della pragmatica realtà politica, abbandonando le utopie per il grigio mondo dei numeri e delle alleanze. Ma consentitemi di dissolvere questo malinteso con un pizzico di ironia: se pensate che il Movimento abbia smesso di sognare, forse è perché non avete mai veramente capito i nostri sogni. Sì, ci siamo adattati, abbiamo imparato e, oserei dire, siamo cresciuti. Ma chi ha detto che crescere significhi rinunciare ai propri ideali?

La realtà, amici miei, richiede più di un semplice sogno per essere cambiata; richiede azione, decisione, e talvolta anche compromessi. 'Incapace di sognare', dunque? Al contrario, abbiamo sognato con gli occhi ben aperti, affrontando con coraggio le sfide che la realtà ci poneva davanti. E questo non ci rende meno naif o meno ribelli; ci rende, semplicemente, più efficaci. Sognare, nel nostro caso, non è mai stato un mero esercizio di fantasia, ma un impegno attivo verso il cambiamento concreto.
E chi può dire che la strategia e il sogno non possano convivere? Che la terra e il cielo non possano toccarsi all'orizzonte?

È vero, abbiamo vissuto una trasformazione, ma non una rinuncia. La nostra evoluzione riflette la comprensione che, per navigare le acque turbolente della politica, occorre sia una bussola ideale sia un timone pratico. E, lasciate che ve lo dica, non c'è nulla di più affascinante di un viaggio che sa adattarsi al vento senza perdere la propria direzione. Sull'importanza di evitare un culto della personalità, siamo assolutamente d'accordo. Il Movimento 5 Stelle è sempre stato e rimarrà un progetto collettivo, una sinfonia di voci piuttosto che il monologo di un solista. La nostra forza risiede nella diversità e nell'impegno congiunto dei nostri attivisti e sostenitori, non nell'ombra di un singolo leader. La leadership, nel Movimento, è un ruolo di servizio, non di supremazia. Quindi, con un sorriso ironico e un cuore impegnato, proseguiamo nel nostro cammino, consapevoli che il vero cambiamento nasce dalla capacità di unire ideali e azione, sogno e strategia.
E a chi sostiene che abbiamo perso la nostra voce, rispondiamo: ascoltate meglio, perché il coro del Movimento 5 Stelle canta ancora forte, portando avanti la melodia del cambiamento, con o senza stropicciature.
Gabriele Lanzi coordinatore regionale Emilia-Romagna
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