Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Noi della Lega e del Centrodestra per Castelnuovo eravamo talmente 'untori psicologici', secondo l'espressione in stile capo ultrà utilizzata dal vice direttore della Bper, Eugenio Garavini (nella foto), che, a pochi giorni dalla nostra richiesta al sindaco di Castelnuovo di chiudere a scopo prudenziale il mercato settimanale, ora è emerso un caso conclamato di Coronavirus a Castelnuovo'.
A parlare in una nota è Alessandro Boni, capogruppo della Lega a Castelnuovo Rangone, Comune dove ieri si è verificato il primo caso di coronavirus col paziente attualmente in terapia intensiva. Il riferimento è alle accuse del manager Bper che aveva appunto accusato Lega e centrodestra di essere 'untori' solo per aver presentato una banale interrogazione per chiedere la chiusura del mercato a causa della emergenza virale in atto.
'Ci dispiace davvero, in questo caso, essere stati previdenti e avere suggerito quella che si sarebbe rivelata una misura giusta per il nostro territorio. A maggior ragione, ora, ci attendiamo da parte del nostro sindaco sia la chiusura del mercato settimanale per la settimana entrante, come hanno fatto del resto i suoi colleghi di Carpi e Novi, sia le pubbliche scuse da parte del sindaco stesso e del dottor Garavini' - continua l'esponente leghista che nei giorni scorsi ha scritto una lettera anche all'ad Bper Alessandro Vandelli e al presidente Bper Pietro Ferrari senza per ora ricevere risposte formali scritte. Ricordiamo che anche il senatore Lega Stefano Corti aveva preteso le scuse dei vertici della Banca della quale Garavini è vicedirettore generale, ma nonostante la minaccia social di diversi correntisti (probabilmente leghisti) di togliere i loro risparmi a fronte di queste dichiarazioni, Garavini aveva rincarato la dose.
'Molto semplicemente e avendone piena facoltà, come forza di opposizione avevamo avanzato una proposta che ci sembrava razionale e in linea con quello che sta succedendo in tutta la regione. Democraticamente la nostra proposta è stata rigettata dalla maggioranza, siamo stati coperti di insulti e ora ci ritroviamo in una situazione che sarebbe comica se non fosse molto preoccupante, perché chi fino all'altro giorno ci ha denigrato pubblicamente sui social, raccogliendo anche consensi più da stadio che da serio dibattito politico, dovrà molto probabilmente tornare indietro e darci, anche se mal volentieri, ragione, prendendo una settimana dopo quei provvedimenti che avevamo suggerito una settimana prima' - chiude Boni.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>