Mec Mac chiusa ad agosto, ecco chi è il proprietario

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Ha chiuso i battenti ad agosto senza alcun preavviso lasciando senza lavoro i 29 dipendenti che lavoravano nello stabilimento di Ponte Alto. Ma chi è oggi il proprietario della Mec Mac, ex Kvermeland?

Amministratore unico e socio unico della azienda dal 31 gennaio 2017 è Francesco Borgogna. Nato a Napoli nel 1956, residente a Livorno, Borgogna è anche amministratore della Arknova and real estate srl, una impresa di costruzioni inattiva con sede a Forte dei Marmi, socio della Società di revisione contabile  Re.Con. Sas di Aldo del vecchio con sede a Napoli e presidente del Cda della scarl Antiche Fonti di Tiberio.

In una nota pubblicata da Sassuolo2000 - e che riportiamo integralmente - Borgogna spiega così l'epilogo della azienda.

MEC MAC MODENA Srl è stata posta in liquidazione il dì 31 luglio 2017 a mezzo rogito per Notar Pescatori in Poggibonsi regolarmente pubblicato presso la Camera di Commercio di Napoli ove ha trasferito la sede legale.

 Lo scrivente ne è socio unico dal febbraio 2017 poiché la COMEGE INDUSTRIAL Srl originaria fondatrice della MEC MAC MODENA Srl prevedeva esiti infausti dell’attività. La liquidazione discende da perdite che lo scrivente non è in condizione di coprire con risorse proprie. In data 5 maggio 2017 la MEC MAC MODENA Srl esponeva in occasione di un incontro promosso dallo Stimato Sindaco Dott Muzzarelli e dall’Assessore Bosi, la gravità della propria posizione economico – finanziaria derivante dalla impossibilità di rispettare le consegne nei termini richiesti dal proprio unico Cliente Kverneland Group Ravenna (causa i ritardi accumulati dai propri Fornitori),il mancato reperimento di Nuovi Clienti (poiché costretta ad agire in ambiti operativi diversi da quelli consueti a cagione del limite contrattuale imposto dalla Kverneland Gropu Ravenna) ed infine, l’insostenibilità dell’organico in conseguenza delle situazioni che precedono (l’implemento degli ordini avrebbe potuto parzialmente compensare il maggior costo del lavoro visto l’esubero di almeno 15 Unità Lavorative).

Grazie alla mediazione del Sindaco e dei Sindacati, la kverneland, altrimenti intenzionata a denunciare la risoluzione per inadempimento, concedeva a MEC MAC MODENA la possibilità di realizzare ulteriori prodotti anche al fine di smobilizzare il magazzino abbattendo la propria esposizione debitoria. Si precisa che nelle more,erano intercorse oltre 30 PEC che preannunciavano l’assunzione di iniziative legali. Nei messi successivi, l’Azienda ha evaso le commesse ricevute e come da impegni, ha onorato pressocchè interamente i propri debiti. Considerata la non profittevolezza della attività (che anzi ha prodotto le segnalate perdite) e l’avvenuto adempimento contrattuale,MEC MAC non ha potuto far altro che evitare danni al tessuto economico procedendo alla liquidazione. E’ falsa qualsiasi ipotesi di trasferimento dell’attività all’estero. E’ anzi vero che in forza di un contratto di joint venture concluso con realtà albanese nel mese di gennaio 2017, MEC MAC MODENA ha maturato il diritto a ricevere forniture di carpenteria a prezzi irripetibili in patria per circa 200mila euro. E’ altresì falso qualsiasi preteso disimpegno passato e presente, poichè la Società, oltre ad avere puntualmente pagato l’Azienda, ha investito in software e macchinari per ulteriori centinaia di migliaia di euro. Il solo, unico ed irrisolvibile problema, restano le perdite non compensabili se non con la realizzazione dell’attivo e l’insuccesso commerciale, nonostante gli sforzi profusi. Quest’ultimo, un rischio d’impresa, di cui volenti o nolenti occorre prendere atto. Ho anzi chiarito che, ritarderò (nei limiti) il processo liquidatorio nella non riposta speranza si intraveda un nuovo investitore nell’interesse dei miei ex stimati Collaboratori.