Terziario, a Modena un 2017 statico

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E' una fotografia piuttosto statica quella che emerge dall'analisi effettuata dell'ufficio studi Confcommercio su dati Infocamere e su un campione di 2.300 aziende associate relativa al settore del terziario nel 2017 a Modena. Una staticità definita dalla battuta d'arresto nella crescita del settore della ristorazione dove il numero delle imprese è rimasto sostanzialmente invariato, passando da 3.598 dell'inizio dell'anno a 3.600 unità. Compreso il capoluogo che da anni viveva un importante trend di crescita, e dove si è registrato un rallentamento nelle nuove aperture di attività, che, complessivamente, passano dunque da 1.069 a 1.080 unità (+11). Una fotografia statica definita anche dai numeri, pur positivi, dell'occupazione che registra 3.850 assunzioni rispetto alle 3.078 cessazioni, ma con un saldo positivo legato soprattutto all'abolizione dei vaucher.

'Una staticità che, afferma il Direttore Generale Confcommercio Massimo Gandolfi, continuerà probabilmente a rimanere tale per la prima parte del 2018 in cui saranno tanti gli imprenditori a rimanere alla finestra, prima di azzardare investimenti, in attesa delle elezioni politiche che definiranno i nuovi assetti di governo e soprattutto i nuovi provvedimenti sul fronte della defiscalizzazione che interesseranno le imprese'. 

In generale, il settore del terziario sembra non avere ancora agganciato quella ripresa che ha fatto registrare già segnali significativi nel comparto manifatturiero.
'I segnali che emergono - sottolinea Massimo Gandolfi - delineano un quadro in chiaroscuro ed evidentemente risentono del clima di incertezza che ancora caratterizza anche l'economia modenese: l'auspicio è che la discussione in atto nei diversi comuni sulle rispettive manovre di bilancio servano per mettere in campo politiche ed azioni utili, da un lato, ad accelerare la crescita dei comparti che hanno agganciato la ripresa e, dall'altro, a sostenere quei settori che ancora non risentono del migliorato quadro'.

E se l'incertezza politica gioca un ruolo importante nella propensione agli investimenti, cresce anche la preoccupazione per l'impatto che a Modena città avranno le recenti e prossime aperture di nuove, medie e grandi superfici commerciali avviate con lo 'sblocca Modena'.

I dati , in sintesi

COMMERCIO AL DETTAGLIO (incluso quello su area pubblica)

Il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante in provincia guadagna 17 unità nel 2017 e le imprese attive nel territorio modenese passano dunque da 6.609 di gennaio 2017 a 6.626 al 31 dicembre.

RISTORAZIONE (BAR e RISTORANTI)

Ha subito una battuta d'arresto il comparto della ristorazione con cui di fatto è stato annullato il surplus di imprese attive che era stato registrato fino al mese di giugno: il numero delle imprese è rimasto sostanzialmente invariato, passando da 3.598 dell'inizio dell'anno a 3.600 unità. Anche nella città capoluogo, che da anni viveva un importante trend di crescita, c'è stato un rallentamento nelle nuove aperture di attività, che, complessivamente, passano dunque da 1.069 a 1.080 unità (+11).

MEDIATORI IMMOBILIARI

Guadagna ulteriori attività il comparto dell'intermediazione immobiliare: la consistenza numerica passa da 3.046 a 3.122 unità (+76). Valori, questi, che riflettono la crescita delle compravendite immobiliari avvenuta in particolare nel secondo semestre del 2017.

OCCUPAZIONE

Emergono infine dei segnali positivi sul fronte occupazionale: nel 2017, su un campione, pari a circa 2300 imprese associate a cui viene erogato il servizio di tenuta paghe, a fronte di 3.078 cessazioni ci sono state 3.850 assunzioni. Del saldo positivo una quota inferiore al 10% è rappresentata però da nuove assunzioni, mentre nella restante parte siamo di fronte a casi di trasformazione dei voucher in contratti.

L'analisi di Confcommercio ha poi permesso di mettere in evidenza come il 29% degli addetti sia inquadrato con contratti part-time, quasi il 9% svolga collaborazioni a progetto, il 6% stia svolgendo un tirocinio e solo lo 0,5% abbia un contratto di apprendistato.