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Festa dell'Unità si trasforma nella 'Festa Muzzarelli': Pd non ci sta

Festa dell'Unità si trasforma nella 'Festa Muzzarelli': Pd non ci sta

I vertici Pd oggi a Modena si muovono solo ed esclusivamente sull'asse Giancarlo Muzzarelli-Davide Fava, col primo che comanda sul secondo. Malumore dei sindaci


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Parlare di una vera e propria corrente anti-Muzzarelli è eccessivo, ma solo perchè il malumore diffuso in tanti sindaci e amministratori Pd non ha ancora trovato una forma. Al di là di questo aspetto, potremmo dire 'organizzativo', l'assenza di gran parte del partito modenese e di primi cittadini alla inaugurazione di ieri a Ponte Alto è un segnale chiaro. Solo la sindaco di Nonantola e quello di Bomporto hanno voluto esserci, nessun altro.

Un deserto - dicono i tanti amministratori delusi Pd - frutto delle scelte in solitaria compiute dal sindaco Muzzarelli nella organizzazione della Festa. Perchè di questo si tratta, la critica è precisa: il Pd oggi a Modena si muove solo ed esclusivamente sull'asse Giancarlo Muzzarelli-Davide Fava, con il primo che comanda sul secondo e con entrambi che, supervisionati da Stefano Bonaccini, lavorano in totale autonomia in vista della compilazione della lista Dem per le Regionali. Il resto è noia.
Un asse che ha portato alla formulazione di un programma della Festa Pd provinciale che non solo ha escluso l'alleato Articolo 1 (di qui le critiche feroci di Francesco Rocco), ma che di 'provinciale' ha poco o nulla.
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Un festa stracittadina, con i Comuni della provincia relegati a ruolo di comprimari, con l'intero territorio delle Terre d'Argine escluso e con gli eventi principali moderati da fedelissimi di Muzzarelli. Fedelissimi della sua corrente o fedelissimi della corrente della sua eterna alleata Francesca Maletti, che pare guiderà (scelta incomprensibile ai più) l'incontro clou col vescovo Erio Castellucci. Da Festa dell'Unità a Festa di Muzzarelli.

Un tempo la Festa del Pd di Modena si limitava ad escludere Matteo Richetti, un classico al quale ormai si erano abituati tutti, ma ora Muzzarelli ha fatto un salto di qualità: si invita solo chi è fedele o chi deve avere visibilità in vista del voto Regionale. Un voto per il quale la strategia di Muzzarelli stesso con lo scudiero Fava è chiara: ripresentare tutti gli uscenti aggiungendo all'elenco la Maletti, sperando ma senza farlo troppo vedere, che 'sorella Francesca' (come Muzzarelli la ribattezzò dopo averla sconfitta alle Primarie 2014) scalzi Giuseppe Boschini e non Enrico Campedelli (presenti entrambi alla inaugurazione di ieri) che avrà pure detto quello che ha detto nelle intercettazioni del CarpiGate, ma rimane un compagno di famiglia comunista storica, strafidato insomma. E i maldipancia nel Pd? Casse di Maloox per tutti per citare i quasi alleati M5S.

Giuseppe Leonelli
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