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Modena, Giulio Guerzoni (anima di Muzzarelli in Giunta) sempre più corpo estraneo

Modena, Giulio Guerzoni (anima di Muzzarelli in Giunta) sempre più corpo estraneo

E il potere dei Dem in piazza Grande al momento, nonostante il 42% incassato alle urne, è quello di una tigre di carta


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Con il recente mini rimpasto delle deleghe di giunta, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti ha dato un segnale chiaro sia al Pd sia alla sua 'nemesi' Giancarlo Muzzarelli. L'assessore Giulio Guerzoni, fedelissimo dell'ex sindaco, è stato depotenziato in modo vistoso, essendogli stata sottratta la pesante delega all'Edilizia in favore di Carla Ferrari, assessore ambientalista per antonomasia voluta e difesa da Mezzetti. Ovviamente il 'contentino' del Patrimonio non basta a compensare il passo indietro chiesto a Guerzoni che appare sempre più come un corpo estraneo in giunta.
Guerzoni ha infatti tentato un asse con Federica Venturelli, ma l'ex segretario cittadino sembra aver riunciato al ruolo di 'pedina' di Muzzarelli per una più solida ricollocazione, se non al fianco di Mezzetti, quantomeno neutra. Stesso dicasi per il tentativo di 'patto' con Andrea Bortolamasi, ma come il pasticcio Palamadiba dimostra, i due non hanno ottenuto finora risultati concreti. Del resto i rispettivi referenti (Muzzarelli per Guerzoni, Bonaccini per Bortolamasi) hanno uno storico rapporto di amore-odio che rende difficile una alleanza strutturata.
Inutile dire invece che una sintesi con l'ex muzzarelliana Francesca Maletti non solo è tramotata, ma non ha mai visto l'alba per l'indole diciamo così 'attenta al compromesso con chi comanda' del vicesindaco.
Ecco
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allora che con una semplice mossa, un apparente cambio tecnico di deleghe, il sindaco ha dimostrato ai Dem modenesi che siedono in Consiglio e a Muzzarelli di avere le mani libere e di non sottostare a 'mini commissari' all'interno della propria squadra. Il Pd ovviamente non ha gradito, ha protestato nei corridoi, magari con Lenzini ha boffonchiato qualche critica verso Mezzetti e il suo scudiero 'craxiano' Zanca, ma alla fine ha incassato. Anche perchè l'altro Pd, quello che risponde a Stefano Vaccari, con Mezzetti va d'amore e d'accordo (al netto del caso Amo).
Del resto il potere dei Dem in piazza Grande al momento, nonostante il 42% incassato alle urne, è quello di una tigre di carta: può ruggire e battere i pugni ma alla fine - a meno che non si pensi davvero di sfiduciare il proprio sindaco - non ha nessuna vera arma di contrattazione. E questo Mezzetti, da non iscritto al Pd e con le mani sufficientemente libere dalle pastoie modenesi, lo sa benissimo.
Giuseppe Leonelli
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Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato vicedirettore...   

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