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Carpi, ex vicesindaco Morelli rinviato a giudizio per tentata concussione

Carpi, ex vicesindaco Morelli rinviato a giudizio per tentata concussione

Si tratta della famosa inchiesta sui dehor. Oggi Simone Morelli era in aula. Il Comune di Carpi si è costituito parte civile


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Svolta giudiziaria sulla famosa inchiesta Mangifuoco. Questa mattina, nell'udienza preliminare tenutasi in tribunale a Modena, l’ex vicesindaco di Carpi Simone Morelli è stato rinviato a giudizio per tentata concussione. Come noto, per l'accusa Morelli, abusando della qualità di vice sindaco di Carpi e assessore con delega al centro storico, economia, turismo, cultura e patrimonio immobiliare, avrebbe cercato di favorire una attività commerciale a discapito di altri due negozianti (che non si sono costituiti parte civile a differenza del Comune di Carpi che lo ha fatto) nel posizionamento di dehor. 
In particolare - poichè il vecchio regolamento comunale sui dehor prevedeva per i bar la possibilità di sconfinare mettendo tavolini, sedie, ombrelloni anche davani alle vetrine di esercizi commerciali di terzi, poichè vi fosse l'assenso di questi ultimi - Morelli avrebbe chiesto a due esercizi di concedere tale benestare sottolineando che in caso contrario egli stesso avrebbe cambiato il regolamento nel punto in cui prevedeva il necessario assenso degli esercizi commerciali limitrofi. Il regolamento, come noto, non venne variato grazie all'opposizione dei consiglieri di minoranza.
Oggi l’ex assessore era in aula. Ricordiamo che Morelli è indagato, con Stefano Soranna, anche per tentata diffamazione nei confronti del sindaco di Carpi Alberto Bellelli ma per questo fatto il giudice non ha ancora deciso se procedere o rinviare a giudizio.
Il processo per tentata concussione inizierà il prossimo 30 aprile.

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