Carpi, l'Anpi ci riprova: revocare cittadinanza onoraria a Mussolini
Anpi: 'Il fascismo non si è esaurito in un ventennio, come molti storici affermano, ma persiste ancora oggi'
E’ ormai trascorso un anno da che, nella città dei Pio, anche in relazione al meccanismo previsto per tali delibere dallo Statuto comunale, il provvedimento non è stato approvato con il quorum richiesto. 'Per Anpi si è trattato di un fatto gravissimo come, del resto, i comportamenti e le motivazioni di chi si è sottratto al voto uscendo dall’aula - si legge in una nota -. Tramite il nostro presidente Lucio Ferrari abbiamo presentato nuovamente una richiesta al sindaco, al presidente del Consiglio comunale ed ai capigruppo sottoscritta anche da Cgil, Anppia, Arci e Udi con l’auspicio che venga sanata quella che considera un’offesa alla memoria di chi ha combattuto il fascismo, anche a costo della vita, e con loro l’intera città di Carpi'.
'Il fascismo carpigiano (non solo quello) fin dalla sua costituzione, nel dicembre del 1920, è stato caratterizzato da violenza e intolleranza che sono la cifra di questo movimento politico che si è riconosciuto nel suo capo, Mussolini, e nonostante la Storia abbia condannato entrambi, il fenomeno non si è esaurito in un ventennio, come molti storici affermano, ma persiste ancora oggi. L’idea strisciante che “il fascismo ha fatto anche cose buone” continua a fondarsi sul pregiudizio ideologico e sull’ignoranza della storia - continua l'Anpi -. Mai come di questi tempi la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini è l’opportunità per certe forze politiche di chiudere definitivamente i conti con il fascismo, con la sua cultura e tutto ciò che ha comportato:soppressione delle libertà, leggi razziali, alleanza con la Germania nazista, guerra. Continueremo a combattere interpretazioni storico-politiche distorte e nostalgiche riaffermando l’attualità dell’ideale antifascista mentre al Consiglio comunale di Carpi spetta ora, con il più ampio consenso delle forze politiche, di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini per ristabilire dignità, onore, credibilità che sono stati conferiti a questa Istituzione grazie alla Costituzione italiana, democratica e antifascista'.
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