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Fa discutere la visita di martedì del numero uno di Libera don Luigi Ciotti alla cena di autofinanziamento della lista civica a sostegno del candidato Pd alle elezioni di Vignola Emilia Muratori. 'Etica e politica devono tornare ad andare a braccetto ci ha detto Don Luigi - ha commentato la Muratori -. Sì anche così Vignola ripartirà e mi prendo l'impegno di far del mio meglio per portare la nostra comunità all'altezza di giganti come don Ciotti'.
La presenza di Don Ciotti alla cena di finanziamento e soprattutto l’endorsement dello stesso alla lista guidata da Emilia Muratori per le imminenti elezioni comunali a Vignola non lascia indifferente il Consigliere Michele Barcaiuolo, nonché coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: “Trovo abbastanza di cattivo gusto che Don Ciotti sia entrato in campo nella campagna elettorale di Vignola sia in veste di prelato - immagino che a questo punto condivida le posizioni sui temi bioetici e di difesa della famiglia del Partito Democratico.
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-, sia soprattutto come militante di un’associazione che per quello che è il suo oggetto sociale non dovrebbe essere schierata politicamente”.
“Libera, l’associazione ideata e fondata da don Ciotti è infatti una delle molteplici associazioni italiane impegnate nella lotta alle mafie, ma tra queste sicuramente la più politicizzata. Tante sono sul territorio le organizzazioni che perseguono questo nobilissimo obiettivo ma che a differenza di Libera non ci speculano politicamente. Chi, come noi, è di destra è cresciuto col culto della figura di Paolo Borsellino, uomo che per la lotta alla mafia ha dato la vita, e non scordo “la svista” che fece Libera nel 2012 a Carpi, quando, nella realizzazione di un murale dedicato alle vittime della mafia si dimenticò proprio di Borsellino...”
Da qui dunque l’affondo a non lasciarsi fuorviare da certi endorsement: “Rispetto Don Ciotti, ma non condivido la scelta di aver sempre più spesso strumentalizzato e tentato di dare una bandiera politica alla lotta alla criminalità organizzata: questa è una battaglia che deve essere di tutti, di tutti gli italiani che vedono nella legalità l’unica strada perseguibile per avere una nazione migliore”, chiosa il coordinatore regionale.
Redazione Pressa
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