“Sono state proprio le politiche del Pd ad aver messo in ginocchio la nostra città, in cui è aumentata l'immigrazione in modo incontrollato, di pari passo con l'insicurezza sia economica che sociale. Tant'è che è proprio a causa della disgregazione del patto sociale, prodotta dalle politiche del Pd, che oggi i modenesi sono in contrapposizione, gli uni contro gli altri, in una guerra fra poveri a somma zero”. Così il commissario cittadino della Lega
Luca Bagnoli attacca il sindaco Giancarlo Muzzarelli commentando i dati del sondaggio leghista in base al quale la Lega sarebbe 'primo partito a Modena, con 28,3% dei consensi (davanti al Pd al 26,8 % e ai 5 Stelle al 21,4%)'.
'Oggi i modenesi non ne possono più del Pd e del suo governo della città - afferma
Bagnoli che per la prima volta abbandona i toni pacati per lanciarsi in un attacco frontale -.
Il Pd ha dimostrato tutta la sua incapacità nel non saper né difendere né rappresentare le istanze dei modenesi attraverso un esercizio dell’attività di governo avvertita dalla parte maggioritaria della popolazione come puro esercizio di potere e come conservazione dei privilegi, in cui le feroci lotte intestine, i personalismi, hanno avuto un peso. E questo solo fatto dovrebbe suggerire a Muzzarelli un deciso passo indietro. Prima della ricostruzione, infatti, è sempre opportuno rimuovere le macerie”.
“D'altro canto – conclude Bagnoli – i risultati del sondaggio ci impongono una seria riflessione, nonché ci illuminano la strada da percorrere: questa fiducia riposta in noi tutti deve ora essere onorata e deve darci la forza e il coraggio per invertire la tendenza autodistruttiva che ha imboccato la nostra città. Solo uniti e compatti, convinti di potercela fare, potremo ridare una speranza a chi crede in noi e a chi in futuro si unirà alla nostra storica battaglia di giustizia sociale. Finché l’obiettivo non sarà raggiunto, non abbiamo il diritto di fermarci nemmeno un minuto”.