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Il miliardo di euro perso dalle imprese emiliane nell'export verso la Russia è un costo salato che però può e 'deve essere compensato con altri mercati'. L'importante è 'non uscire dal Patto atlantico e dall'alleanza europea'. Lo afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, questa mattina in Fiera a Bologna per l'assemblea generale di 'Farete', commentando le parole del presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi. Proprio prima di salire sul palco, Caiumi ha evidenziato la perdita per le industrie emiliane a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia. 'E' un costo deve essere compensato con altri mercati- afferma Bonaccini- augurandoci che la guerra termini il prima possibile. Ma guai a uscire dal Patto atlantico e dall'alleanza europea'. Secondo il governatore, infatti, 'dobbiamo stare uniti: guai a uscire da quel perimetro. E mi fa piacere sentire che anche destra qualcuno lo dice.
La democrazia e la libertà non possono essere scambiate per qualche punto di Pil'. In Emilia-Romagna, continua Bonaccini, 'abbiamo la fortuna di avere imprese straordinarie che esportano in tutto il mondo e quindi abbiamo tanti mercati che cercano il Made in Emilia-Romagna. Per questo andremo a novembre in California e in Texas' per una missione sui temi dell'innovazione, del cibo e dell'aerospazio, 'proprio perché abbiamo bisogno di sostenere le imprese che investono e che finora hanno garantito livelli di export come in nessuna altra regione in Italia', spiega il presidente. Bisogna però fare i conti con i rincari dell'energia. 'Spero si arrivi il prima possibile a un tetto del prezzo del gas- ribadisce Bonaccini- a mio parere la Ue dovrebbe anche diventare acquirente, come fece coi vaccini Covid. Bisogna calmierare i prezzi, evitare speculazioni e raddoppiare il credito di imposta per le imprese'.
Per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, aggiunge Bonaccini, 'il rigassificatore a Ravenna ribadisco che si farà, col consenso di parti sociali e amministratori. Insieme a quello vogliamo realizzare anche un grande parco eolico e fotovoltaico a mare. Ma aspetto l'insediamento del nuovo Governo per chiudere l'accordo, perché la Conferenza dei servizi ha già detto di sì'. Il prossimo autunno, conferma poi il presidente, 'presenteremo un nuovo programma regionale energetico triennale e metteremo diverse risorse a disposizione di famiglie, imprese e per chi vuole investire sulle rinnovabili. Dobbiamo fare un grande piano perché le superfici degli edifici pubblici e privati senza vincoli possano avere i pannelli fotovoltaico, così come utilizzare le aree degradate e abbandonate per salvaguardare i terreni agricoli'. Di crisi energetica parla anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, anche lui in prima fila all'assemblea generale di 'Farete'. 'In questo momento dobbiamo dare un messaggio di unità- concorda- questa è la terra del Patto per il lavoro, dove le aziende con sindacati e Istituzioni e insieme abbiamo trovato soluzioni anche nei momenti più bui delle crisi che abbiamo affrontato'. Oggi, continua il sindaco di Bologna, 'stiamo entrando in una crisi energetica e sociale molto forte, ma abbiamo visto in Emilia-Romagna come si fa. Per questo siamo la terra giusta dove lavorare insieme per trovare le soluzioni'. Secondo Lepore, dunque, 'in questo momento è importante che il Governo Draghi, che è ancora in carica, si batta in Europa per il tetto al costo dell'energia e del gas. Dobbiamo ottenere che questo Governo e il prossimo aiutino le imprese ad abbassare di molto le bollette che stanno arrivando'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>