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E' stato deciso appena 8 giorni fa, con una delibera di giunta del 15 dicembre, l'affidamento a Studio's del Capodanno 2020. Un investimento per l'amministrazione comunale pari a 120mila euro, assegnati - in base a quello che si legge sulla delibera - in modo diretto, senza alcun tipo di procedura pubblica. Un evento che, come ormai noto, sarà solo on line e trasmesso in esclusiva dalla emittente Trc (edita da Coop Alleanza 3.0). Lo scorso anno per un evento con spettacoli dal vivo, affidato sempre a Studio's ma con avviso pubblico assegnato a ottobre, il Comune spese 70mila euro.
'Si ritiene di organizzare una serata, quest'anno più che mai, dal forte valore simbolico scegliendo espressioni artistiche legate al nostro territorio e di una notorietà nazionale, da trasmettere tramite una emittente televisiva locale - si legge nella delibera -.
Individuato nell'artista Paolo Belli, cantante di Carpi, con una lunga esperienza nella conduzione di show televisivi, la persona adatta alla conduzione della serata di Capodanno accompagnato dalla sua Big Band, vista la proposta pervenuta dall'Agenzia Studio's srl (nessun riferimento nella delibera a quando tale proposta è pervenuta), agenzia di riferimento dell'artista citato, che propone una serata da trasmettere tramite l'emittente televisiva TRC in diretta dal Teatro Comunale Luciano Pavarotti, il programma proposto per un importo complessivo di 100.000 euro, Iva compresa, è valutato conforme alle esigenze dell'amministrazione nei contenuti e nel costo'.
Non solo, oltre ai 100mila euro finanziati con contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Modena a maggio, il Comune prevede di spendere ulteriori 20mila euro per costi interni quali: 'materiale promozionale realizzato dalla stamperia comunale, attività dell'ufficio stampa attraverso l'organizzazione di conferenze stampa e servizi redazionali, attività promozionale su pubblicazioni e su tutti gli strumenti a disposizione del Comune di Modena, personale organizzativo, utilizzo di spazi comunali quali il Teatro Comunale Pavarotti, i locali del Baluardo della Cittadella ed altri'.
Da notare infine come il progetto da 120mila euro fosse stato pensato dal Comune già il 6 febbraio 2020 (prima dunque dello scoppio della pandemia) e presumibilmente collegato a eventi dal vivo, ovviamente più costosi anche in termini organizzativi e gestionali. La data del 6 febbraio la si evince infatti nella stessa lettera della Fondazione nella quale si concede il contributo richiesto.
G.Leo.
Redazione Pressa
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