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'Rispetto alla vicenda di Katia Parisi, consigliera di Modena Solidale e degli SMS elettorali inviati a sostegno della sua candidatura stiamo ragionando da giorni sugli elementi ad oggi emersi. Esiste certamente una seria questione di opportunità politica e correttezza istituzionale, per cui prendiamo le distanze da fatti che riteniamo gravi nel loro complesso sotto questo aspetto e attendiamo elementi chiarificatori. Legalità e trasparenza sono valori cardine appartenenti al manifesto presentato ai nostri concittadini alla appena passata tornata elettorale amministrativa, timone del nostro impegno quotidiano quale Gruppo consiliare di Sinistra per Modena'. Contro la consigliera di maggioranza Katia Parisi si leva il primo fortissimo attacco da parte della maggioranza stessa dopo le accuse giunte dalle opposizioni (Lega e 5 Stelle su tutti). A lanciarlo è Sinistra per Modena.
'In qualità di rappresentanti della cittadinanza riteniamo che ogni utilizzo distorto degli strumenti politici messici a disposizione prima e durante il nostro mandato, in violazione delle regole, per acquisire o mantenere consenso, siano da condannare in quanto contrastanti ai principi del pubblico impegno sottoscritto con la firma dell’appello di Avviso Pubblico e, prima ancora, in violazione dei principi etici e democratici. Sebbene sia assurdo fare processi sulla base di voci essendoci ad oggi tante circostanze di vie ma pochi fatti riscontrati, chiediamo pubblicamente alla consigliera di Modena solidale signora Katia Parisi di fare chiarezza sui fatti a lei contestati circa l’utilizzo di dati ed informazioni degli utenti in possesso dei CAF e amministrati da 'Domus gest' a Lei riferibili, senza nascondersi dietro il paravento del garantismo e della gogna mediatica. Non può, a nostro avviso, esserci pubblica rappresentanza senza pubblica trasparenza e legalità.
Riferisca Katia Parisi se era a conoscenza dell’avvenuto utilizzo dei dati personali degli utenti e clienti dei soggetti di cui sopra, se le propagande così messe in opera dal CAF e da ‘Domus gest’ siano da lei state commissionate, autorizzate od approvate, e se le spese per tali attività (dirette od indirette) siano state rendicontate alla commissione elettorale presso la Corte di Appello di Bologna competente. Quale gruppo consiliare di Sinistra per Modena chiediamo e pretendiamo ne più ne meno il rispetto delle regole da parte tutti i nostri amministratori. A questi, una volta accertate violazioni, non esiteremo a chiedere di fare un passo indietro, per fare un passo avanti verso la legalità'.