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'Oggi, con la presentazione di Seta al sindaco del misterioso piano per il rilancio del disastroso trasporto pubblico, finisce la grande commedia organizzata dalla Regione ed interpretata da Seta stessa. Qualcuno, infatti, ha voluto farci credere che il nuovo piano per intervenire sul derelitto servizio di autobus urbani ed extraurbani modenesi sia stato varato dal Consiglio di amministrazione della società senza che i soci, Comune compreso, lo conoscessero'. Così, in una nota Modena Volta pagina.
'Roba da non credere: i soci di un’azienda pubblica all’oscuro di ciò che decide la loro azienda. Perché accadrebbe? Perché Seta, stando alle dichiarazioni ufficiali, ha coperto il piano con una “clausola di riservatezza” che impone ai componenti del Consiglio di Amministrazione di non divulgarlo. Al riguardo il sindacato Cisl ha parlato di “grave e pesante bavaglio ai sindaci”.
Temiamo che questa apparente assurdità ci sia stata propinata per non “pagare il dazio” di un piano che non risolve i gravi problemi attuai e del quale gli enti locali preferiscono non assumersi la responsabilità, visto che è stato gestito dall’assessorato regionale ai trasporti. La Regione, infatti, non solo finanzia Seta ma, presto, la ingloberà nella propria società regionale Tper, così nemmeno dovrà più confrontarsi coi Comuni per decidere che fare. Questa pare l’unica spiegazione razionale di una situazione in cui un socio, come il Comune, non sa cosa decida la sua società - chiude Mvp -. Tutto fa pensare ad un giro di valzer, ad una commedia orchestrata dalla Regione. Una messa in scena che serve a Seta per procedere all’attuazione del piano voluto dalla Regione stessa, lasciando al Comune la facoltà di criticarne alcuni aspetti pur senza contare nulla'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>