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Il Consiglio comunale di Modena 'dice tre volte 'no' al decreto Salvini su sicurezza e immigrazione ed esprime solidarieta' al sindaco di Riace, Domenico Lucano'.
Ieri, fa infatti sapere il Comune, l'assemblea ha approvato 'tre ordini del giorno critici nei confronti di diversi aspetti del decreto legge del Governo: dalle modifiche sul riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, laddove se ne consente la vendita all'asta, ai provvedimenti che prevedono l'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, fino a quelli che limitano lo Sprar, il sistema dei richiedenti asilo che coinvolge gli Enti locali'.
Nel dettaglio, l'odg sui beni confiscati alle mafie, presentato dal Partito democratico, e' stato approvato con i voti a favore di Pd, Articolo 1-Mdp-Per me Modena, Modena Bene Comune e Movimento 5 stelle, e chiede al sindaco 'di sostenere, anche con il Governo, il valore della loro assegnazione per un riutilizzo per fini sociali, lasciando come ipotesi residuale la vendita'.
Secondo i dem, infatti, la possibilita' di estendere ai privati la vendita dei beni confiscati, che nella provincia di Modena sono 35 e non sono ancora stati assegnati in gestione ai Comuni, e' 'una scelta politica assai discutibile, per non dire pericolosa, visti l'altissimo rischio di infiltrazioni e la concreta possibilita' che i beni ritornino di fatto nelle mani dei soggetti a cui sono stati sottratti'. La mozione chiede quindi, tra le altre cose, di 'impegnarsi a riferire in Consiglio comunale sullo stato dei beni confiscati nel territorio, di pubblicare, entro fine anno, sul sito del Comune e su altri collegati l'elenco, e di farsi parte attiva attraverso il tavolo in Prefettura con l'Agenzia nazionale per i beni confiscati, affinche' vengano usati per scopi socialmente utili, evitando la vendita ai privati'.
Il secondo odg, presentato da Pd, Articolo 1-Mdp-Per me Modena e Modena Bene Comune, e' stato approvato con i voti a favore dei proponenti. Con la mozione, il Consiglio 'si associa alle posizioni critiche di Anci ed esprime pubblicamente contrarieta' rispetto al decreto Salvini per il suo spirito di ostilita' e di mancato rispetto dei diritti della persona, oltre che per i danni e il caos che la non accoglienza strutturata causerebbe ai territori'. In sostanza, nel documento si sostiene che le nuove norme 'aumenteranno la clandestinita', aggravando le tensioni sociali'. Da qui la richiesta alla Giunta di 'mandare il documento a Governo, presidenza della Repubblica e parlamentari modenesi, invitandoli a considerare gli esiti positivi dei percorsi avviati, di rafforzare i percorsi di accoglienza e gestione dei richiedenti asilo e i programmi di inserimento e di dialogare con il sistema degli Enti locali per capire come sostenere il sistema di accoglienza basato sull'integrazione'. Nella stessa mozione si esprime inoltre 'solidarieta' a Lucano', impegnando la Giunta ad 'avviare un percorso di cooperazione e gemellaggio con Riace'.
Infine, il terzo odg 'impegna sindaco e Giunta a ribadire il sostegno al modello Sprar, chiedendo che non venga smantellato, e ad esprimere ferma contrarieta' al decreto, chiedendo a ministro e Governo di aprire un confronto serio e costante con il Comune e con le citta' per valutare le ricadute concrete delle nuove norme in termini economici, sociali e di sicurezza, coinvolgendo anche l'Anci'. Quest'ultima mozione e' passata con i voti di Art.1-Mdp-Per me Modena, Pd e Modena Bene Comune.
Redazione Pressa
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