Domani si vota in 4 Comuni modenesi. Nel reggiano fari su Brescello
In provincia di Modena le elezioni si terranno in quattro Comuni: Serramazzoni, Guiglia, Camposanto e Polinago. A Serra clamorosa spaccatura nel centrodestra
In provincia di Modena le elezioni si terranno in quattro Comuni: Serramazzoni, Guiglia, Camposanto e Polinago. A Serra clamorosa spaccatura nel centrodestra
Trattandosi di 4 Comuni sotto i 15mila abitanti, il sindaco viene eletto, con un sistema maggioritario, in un turno unico: vince chi ottiene il maggior numeri di voti (un secondo turno è previsto solo in caso di parità di voti). Il rinnovo dei consiglieri comunali avviene contestualmente all’elezione del sindaco. Per ogni candidato a primo cittadino viene presentata anche una lista con i candidati consiglieri comunali. I due terzi dei seggi disponibili nel Consiglio comunale andranno alla lista del vincitore. Il restante terzo viene diviso in modo proporzionale tra le altre liste. Non è possibile il voto disgiunto: non si può, cioè, votare per un candidato sindaco e per un consigliere che appartenga a una lista non collegata.
A Serramazzoni - il Comune più popoloso tra i 4 - il sindaco Claudio Bartolacelli, sostenuto da Fdi è sfidato da due candidati: Simona Ferrari della lista Noi per Serra sostenuta da Pd, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Psi e la lista civica dell'ex viceprefetto Giorgio Zanoli.
Negli altri tre Comuni sarà sfida a due.
A Polinago si ricandida per la terza volta l'ex presidente della Provincia Giandomenico Tomei. A sfidarlo ancora una volta la leghista Simona Magnani alla guida di una lista di centrodestra.
A Guiglia il sindaco Iacopo Lagazzi sarà sfidato invece da Emiliano Bettelli sostenuto dal centrodestra.
Infine a Camposanto il sindaco di centrosinistra Monja Zaniboni dovrà vedersela con Daniele Manfredini, già candidato per il centrodestra nel 2008 e nel 2013.
Fari puntati anche sul Comune reggiano di Brescello, noto per essere stato in passato l'unico Comune emiliano commissariato per mafia. A candidarsi il sindaco uscente Elena Benassi, Catia Silva, a capo di una civica sostenuta da Fdi e dal centrodestra, e Carlo Fiumicino, la cui civica è vicina al Pd (sopra il video del dibattito).
L’elettore deve presentarsi ai seggi munito di tessera elettorale e documento d’identità. Sulla tessera sono indicati il seggio, il numero e la sede della sezione a cui si è assegnati, il collegio e la circoscrizione di appartenenza. I documenti di identità accettati sono: carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia rilasciato da una pubblica amministrazione (ad esempio la patente di guida), anche se scaduti, purché siano sotto ogni altro aspetto regolare ad assicurino l’identificazione dell’elettore; tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare); tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale (sempre munita di fotografia).
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