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Donne, ipocrisia Pd: si scandalizza per Amadeus ma le discriminazioni sono altre

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Per il Pd le donne vanno difese solo se appartengono al club dell'associazionismo sistemico, dell'Udi, delle battaglie Lgbt, e delle fautrici delle quote rosa


Donne, ipocrisia Pd: si scandalizza per Amadeus ma le discriminazioni sono altre
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L'ipocrisia con cui - in particolare da sinistra - si critica l'uscita del conduttore di Sanremo sul 'passo indietro' della fidanzata del campione di motociclismo Rossi, è desolante. Una critica ribadita ieri a Modena dalla senatrice Pd Valente, presidente della commissione femminicidi, come se il problema delle discriminazioni di genere fosse legato alle parole di Amadeus. Eppure il senso di quella frase, magari mal interpretabile, era chiaro anche a un neonato ed era palese a tutti come non vi fosse alcuna volontà di offendere. Ma nella mancanza di volontà, o capacità, di toccare i problemi veri legati all'essere donne in Italia come a Modena, la sinistra (che di sinistra non ha più nulla da tempo) si concentra su una innocua parola. 
 
Solo per distogliere l'attenzione con polemiche inutili e sterili sui nodi concreti, irrisolti, che condannano le donne a una posizione reale di subalternità.

Non a un passo indietro voluto, ma a una continua corsa impari, donne costrette ad essere eterne gregarie, per le quali il raggiungimento di un obiettivo è legato molto frequentemente alle decisioni di uomini. Nel mondo del lavoro, delle istituzioni, dei cda, della politica e della famiglia. 

 
Le donne tutti i giorni il passo indietro nella vita privata lo devono fare non per scelta, ma per obbligo non solo per accudire i figli, ma sempre più per prendersi cura degli anziani per l'oggettiva impossibilità economica da parte delle famiglie di accedere a strutture costosissime, con buona pace del welfare universale. Dinamiche della vita privata che in qualche modo sono specchio nel quale si riflettono, con colori diversi, le discriminazioni subite dalle donne nella vita pubblica, dove spesso vengono relegate al ruolo di veline e dove nei principali posti di potere siedono uomini.

La fotografia del palco modenese, con protagonisti quasi solo uomini, che ha ospitato la festa per la conferma di Bonaccini a presidente della Regione, per esempio la dice lunga sul peso delle donne nella vita politica della nostra Regione.

 
E su questa realtà la frase di Amadeus o Fiorello non incide per nulla. E' evidente. Ciò che incide sono le scelte politiche che nel nostro territorio sono fatte proprio da quel Pd che ipocritamente si indigna per una battuta sanremese. E' sotto gli occhi di tutti il modo distorto con cui proprio il Pd a Modena e in Regione Emilia Romagna conduce le battaglie sulla parità di genere. Lo abbiamo visto anche nella campagna elettorale delle Regionali appena conclusa: le donne, in primis la candidata presidente del centrodestra (al di là di come la si pensi politicamente), fatte oggetto, proprio dal mondo di sinistra, di gravi offese sessiste e di vergognose ironie. Perchè evidentemente le donne vanno difese solo se appartengono al club dell'associazionismo sistemico, dell'Udi, delle battaglie Lgbt, e delle fautrici delle quote rosa. Per tutte le altre la discriminazione non è un problema. Perchè, diciamolo, il primo discrimine, nei pensieri del Pd che governa da sempre il nostro territorio, è politico.

Cinzia Franchini

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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