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Dossieraggio, Vernole (Lega): 'Io riciclo tutto'. Nel mirino anche la moglie di Muzzarelli

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Vernole, non indagato, a Simone Morelli: 'S?, certo fammi avere tutto che io porto avanti tutto. Io sono come quello là della banda della magliana, quello che riciclava tutto quello che rubavano, dammi tutto'


Dossieraggio, Vernole (Lega): 'Io riciclo tutto'. Nel mirino anche la moglie di Muzzarelli
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Lo avevamo accennato in risposta a un intervento del commissario della Lega Modena Bargi di qualche giorno fa nel quale si censuravano i media, colpevoli di pubblicare notizie riguardanti l'indagine di Carpi: qualora La Pressa fosse venuta in possesso delle intercettazioni sul caso-Carpi, le avrebbe pubblicate esercitando il diritto di cronaca. Bene, oggi siamo venuti in possesso di buona parte di quelle intercettazioni. E così, dopo aver pubblicato in anteprima gli atti notificati alle 4 persone raggiunte da avviso di garanzia, riportiamo da oggi in poi cosa emerge dalle conversazioni intercettate dai militari dell'Arma di Carpi guidati dal capitano Alessandro Iacovelli.

In particolare una di queste, datata 19 novembre 2018, riporta un colloquio tra il funzionario Lega Stefano Vernole, che non risulta indagato, e l'ex vicesindaco di Carpi (area cattolica Pd) Simone Morelli, egli invece indagato.

Vernole, ricordiamo è l'indiscussa mente del Carroccio a Modena e provincia, nonchè principale sostenitore e consigliere del candidato sindaco Stefano Prampolini, egli non indagato e mai citato nella carte. Nella foto una recente immagine pubblicata sui social dallo stesso Prampolini allo stadio con Vernole.

Dopo aver riportato una conversazione tra Morelli e Mattia Vivarelli (in servizio in Regione al fianco del consigliere Pd Giuseppe Boschini entrambi non indagati e con Boschini citato nel colloquio, ma assolutamente estraneo al caso), del 3 ottobre 2018 nella quale Morelli chiedeva a Vivareli di pubblicare sulla nostra testata La Pressa una presunta storia di corruzione, i carabinieri trascrivono il dialogo avvenuto un mese e mezzo dopo tra Morelli e Vernole.

I militari danno conto di come Morelli 'torni alla carica con il suo proposito di uccidere politicamente Bellelli' attraverso 'la diffamazione bieca sobillando sull'argomento Stefano Vernole'.

Una conversazione che segue ad uno scambio di messaggi tra i due. Nel mirino dei colloqui tra Morelli e Vernole, come si legge negli atti, dopo aver parlato del caso riguardante la moglie del sindaco di Carpi Simone Bellelli, finisce la moglie del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Vernole e Morelli iniziano col discutere dei famosi comparti F e dell'appartamento comprato dalla moglie del sindaco di Carpi, oggetto del dossieraggio carpigiano contro Bellelli con notizie che i carabinieri dimostrano essere false.
'Vai, c'ho l'appunto sotto' - dice Vernole. 'Sì... non puoi mettere... deve essere una delle domande. Non puoi mettere quali no e quelle sì perchè se no è un problema' - replica Morelli. E Vernole sembra dover scrivere sotto dettatura: 'Quali strutture, quello lo tagliamo quindi...' e Morelli conferma: 'No, puoi dire quali strutture sono partite puoi chiederglielo, a discapito di quali, perchè è risaputo che tutte le zone dei comparti F... non sono ancora partite, tipo quelle di Crotti. Quindi tutti gli F, puoi mettere nome e co... zone ex Crotti insomma'. Vernole quindi taglia corto davanti al 'dettato' di Morelli: 'Va beh comparti F è sufficiente, adesso sono di Carpi lo capiranno'. A questo punto Morelli cita la moglie di Bellelli parlando dell'appartamento a lei intestato e Vernole dice 'si, lo so, lo so. Ho anche l'indirizzo' e aggiunge: 'sì sì ti stai divertendo... questa cosa la chiudiamo di sicuro in settimana'. E Morelli aggiunge 'poi ti faccio arrivare un'altra ancora più dettagaliata così ti diverti ancora di più'.
Qui la risposta che lascia stupefatti di Vernole che, comunque, ricordiamo non essere indagato: 'Sì, certo fammi avere tutto che io porto avanti tutto. Io sono come quello là della banda della magliana, quello che riciclava tutto quello che rubavano, dammi tutto... pure il fumo.. riciclo pure il fumo...'.

E improvvisamente Vernole inizia a parlare con Morelli di fatti che riguarderebbero non più Bellelli e sua moglie, ma la moglie del sindaco di Modena Muzzarelli. Fatti sui quali però si lamenta di avere notizie solo a 'pezzi e bocconi' e che per questo, non essendo minimamente provati dagli stessi attori, nemmeno citiamo (pur essendo presenti nel faldone).
'... Quella storia là...' dice Vernole riferendosi agli incarichi che la moglie del sindaco ha col suo studio commercialista. 'Quella è la moglie del Muzza (intende Giancarlo Muzzarelli scrivono i militari, sindaco di Modena). è nervosissimo, è nervosissimo... ha incrociato me e Bagnoli...'. Luca Bagnoli è il commissario modenese Lega.
Di qui Vernole riferisce fatti che riguardano la moglie del sindaco a Morelli su una gara di una azienda in particolare, ma di fronte alle insistenze di Morelli per saperne di più afferma Vernole: 'Non so che casino hanno combinato, questo mi serviva sapere...',  'sai che noi abbiamo della gente che parla così a mozzi e bocconi' - si lamenta Vernole verosimilmente dispiaciuto di non avere notizie abbastanza compromettenti sulla moglie del sindaco. 'Ho questa traccia e ho altri casini...' dice Vernole riferendosi a un caso della Bassa, tanto che Morelli gli corre in aiuto: 'questa aspetta da domani in poi perchè ci sto mettendo le mani'. Vernole però sul caso della Bassa che riguarderebbe sempre la moglie di Muzzarelli dice 'no no ma su quello non facciamo niente' e Morelli insiste: 'Eh no, lì gli sparavi cuore e testa...' E di fronte ai dubbi di Vernole sul sollevare questo specifico caso, Morelli chiude 'Te lo devo spiegare a voce'. 'Eh infatti, magari ci vediamo dimmi te, una data ce l'hai in agenda?' - conviene Vernole. 
I carabinieri di Carpi a margine di questa intercettazione constatano come Vernole (non indagato essendo nella Lega indagato solo Stefano Soranna per avere passato materialmente il dossier a due giornaliste) 'sia sempre colui con il quale Morelli già in passato si è intrattenuto in gossip di dubbio gusto'.

Morelli riferisce a Vernole il 28 settembre scorso: 'Il Muzza è agitato eh, è agitatissimo. Eh berchè Bonimba, così parliamo in codice, solo perchè gli uomini che hanno la fiamma sulla testa hanno fatto una indagine su di me'. Vernole non ne sa nulla e allora Morelli incalza: 'Eh, m'hanno fatto una indagine non da ridere, è andata bene perchè, su quello puoi stare tranquillo, cioè c'ho due coglioni grossi così.. adesso ho rigirato tutta la indagine dicendo che ho avuto una proposta da parte del presidente della Fondazione Cassa risparmio Giuseppe Schena e Davide Baruffi di non rompere i coglioni per 90mila euro l'anno di contratto con Hera e io li ho bloccati, sì sì, io c'ho quella faccia da culo lì, quindi sono incomprabile'. In sostanza - scrivono i militari - l'assessore sempre bizzarro e fantasioso sostiene di essere nelle condizioni di replicare a chiunque lo tacci di essere un corrotto avendo egli ricevuto l'offerta di Schena e Baruffi di essere collocato in Hera per 90mila euro, ma di non avere accettato.
Vernole ne è entusiasta: 'ah quello quello tiello buono perchè quello ci servirà da giocare' e Morelli ridendo soddisfatto. 'c'ho l'audio, c'ho l'audio'.

Giuseppe Leonelli

Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 


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