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Ecco perché Luciano Guerzoni era 'il senatore'

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Stefano Vaccari: 'Da lui, tutti quelli come me a Modena cresciuti nella Fgci e appassionati della politica, hanno imparato cosa fosse il legame con il territorio per un parlamentare: l'essere sempre a disposizione, il rapporto sano con gli interessi che si dovevano rappresentare anche al di là delle appartenenze e degli steccati politici per il bene della comunità, nel rapporto con tutte le sue rappresentanze'


Ecco perché Luciano Guerzoni era 'il senatore'
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A Modena per tutti era “il senatore”, non importa se non ricopriva più quella carica da qualche anno o chi altri in quel momento fosse a Palazzo Madama. Luciano Guerzoni era “il senatore” perché quell’appellativo se l’era guadagnato sul campo, per la sua autorevolezza, per la sua serietà, per la sua competenza, anche per il suo impegno indefesso. Chi voleva parlargli – per qualsiasi ragione e qualsiasi fosse la sua idea politica – non aveva che da chiedere un appuntamento in Federazione: lui in ufficio, a Modena, passava tutte le settimane, sempre, e ne faceva un punto d’onore di trovare il tempo per ascoltare tutti. Il mio conterraneo Luciano Guerzoni, senatore per tre legislature, ma anche presidente della Regione Emilia-Romagna e vice-presidente nazionale dell’Anpi, ci ha lasciati il 10 agosto scorso. Per me, giovane amministratore, è stato un esempio; da parlamentare un modello.

Da lui, tutti quelli come me a Modena cresciuti nella Fgci e appassionati della politica, hanno imparato cosa fosse il legame con il territorio per un parlamentare: l’essere sempre a disposizione, il rapporto sano con gli interessi che si dovevano rappresentare anche al di là delle appartenenze e degli steccati politici per il bene della comunità, nel rapporto con tutte le sue rappresentanze. Nel tempo era diventato un amico e, se posso permettermi di sottolinearlo, la stima era diventata reciproca. Assieme al senatore Giuliano Barbolini fece la scelta, allora non certo facile, di sostenermi nella sfida per la segreteria provinciale dei Ds modenesi, nel congresso del 2001, che ahimè persi per pochi voti. La frequentazione è continuata negli anni, ma il suo senso della politica e del modo giusto in cui le cose devono essere affrontate non è mai cambiato, neppure quando non rivestiva più incarichi di partito.

A inizio legislatura nel nuovo ruolo nell’Anpi cercò di trasmettere a me e ad altri senatori del Partito democratico il suo bagaglio di conoscenze sul tema della memoria del ‘900: riuscì a far aprire il cosiddetto “armadio della vergogna”, custodente gli atti e i documenti sulle stragi naziste nel nostro Paese. E anche quando le posizioni politiche divergevano, come sul referendum del 4 dicembre, non è mai mancato il confronto schietto e sincero. Ricordo che, proprio l’anno scorso, in occasione della Festa provinciale de l’Unità modenese, lo coinvolsi nella iniziativa di presentazione del bel libro scritto da Massimo Cirri sul figlio di Palmiro Togliatti, Aldo, che visse a Modena per tanti anni. Mi disse: “Chiedi prima all’Alfonsina Rinaldi, sai lei era segretaria della Federazione del PCI in quegli anni, poi se non può vengo io. Sai, sono un po’ stanco ma vengo volentieri Stefano”. E’ vero era un po’ stanco negli ultimi tempi, a causa della malattia, ma sempre attentissimo a tutto quanto stava accadendo, all’evolversi della situazione locale come di quella nazionale. Il senatore Luciano Guerzoni è stato davvero un punto di riferimento per tante generazioni di una comunità politica che è cambiata molto (e non poteva essere altrimenti!) in questi anni. Ci manca già, ci mancheranno tanto i suoi consigli e le sue riflessioni, ma anche i suoi incoraggiamenti e il suo sostegno, e nelle prossime settimane quella comunità a partire dall’ANPI gli tributerà l’omaggio che gli spetta.

Senatore Stefano Vaccari


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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