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Domani pomeriggio è previsto il rito delle audizioni (17 i candidati), ma per le 4 nomine nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Crmo di competenza del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli i giochi sembrano ormai fatti. Muzzarelli certamente nominerà il presidente uscente Paolo Cavicchioli che si avvia alla riconferma dopo aver appianato negli ultimi mesi le divergenze col sindaco (si parla di un accordo programmatico tra i due, una sorta di 'contratto' alla gialloverde per intenderci). Gli altri 3 nomi sarebbero quelli del magistrato Eleonora De Marco (era lei la donna a cui Muzzarelli aveva pensato per sostituire Cavicchioli), del direttore del Conservatorio di Bologna Donatella Pieri (già membro del Cdi) in quota Pd e di Sandra Mattioli in quota Sinistra per Modena-LeU.
Per gli altri 13 candidati un ruolo da comprimari anche se la promozione di Cavicchioli a presidente e (come sognerebbe LeU-Sinistra per Modena) della Mattioli nel cda, aprirebbero altri due posti nel Consiglio di indirizzo. A quel punto in pole tra le 'riserve' potrebbero essere l'ex sindaco di Castelnuovo Roberto Alperoli, l'avvocato Anselmo Sovieni del cda uscente e l'avvocato Mirella Guicciardi.
Ricordiamo che i consiglieri di indirizzo vengono nominati 4 dal Comune di Modena, 2 dalla Provincia di Modena, 1 dal Comune di Sassuolo, 1 dal Comune di Castelfranco, 1 dal Comune di Pavullo, 2 dalla Camera di Commercio, 3 dall’Università di Modena e Reggio, 2 dal Centro Servizi Volontariato dove ancora non si è trovata convergenza sul nome di Luca Barbari e 1 dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola che certamente rinnoverà il nome di Matteo Al Kalak.
Il Cdi poi nomina (tra i suoi membri o tra esterni) il cda (qui i compensi) composto da 6 membri in base alle nuove norme varate lo scorso aprile.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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