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Il presidente Amo Burzacchini: 'Attacco al Pd: dalla Pressa un gioco ipocrita di livello bassissimo'

Il presidente Amo Burzacchini: 'Attacco al Pd: dalla Pressa un gioco ipocrita di livello bassissimo'

Non abbiamo mai attaccato le Feste de L'Unità in quanto tali e neppure la cultura dei volontari. L'impressione - ma questa è una opinione di chi scrive e più volte espressa - è che il sistema di potere che regna da 70 anni a Modena, il triangolo Coop (che peraltro edita la principale tv cittadina)-partito di sinistra o centrosinistra-istituzioni, abbia usato la buona fede e il credo politico di molte persone solamente per preservare se stesso. L'impressione è che i volontari siano stati usati e traditi. Traditi nel profondo. Nei loro pensieri e sentimenti più veri


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Va bene tutto, ma gli articoli della Pressa, insomma. Leonelli e i suoi hanno sempre sparato a zero in modo vergognoso sulle Feste dell'Unità, sulla cultura dei volontari e della passione della tradizione modenese PCI-PDS-DS. Che ora esaltino gli Eudes Canali ed il passato per sparare sul PD è francamente un gioco ipocrita di livello bassissimo. Credo vi siano buoni e legittimi argomenti per criticare il Pd, senza bisogno di utilizzare roba del genere.

Andrea Burzacchini

Riportiamo questo intervento sui social di Andrea Burzacchini (amministratore unico di Amo - Agenzia per la Mobilità di Modena) a un nostro commento sulla crisi delle feste de L'Unità fagocitate dai democristiani. In questo caso nessuna critica a Burzacchini del quale rispettiamo le opinioni e la professionalità (venne scelto da Muzzarelli in autonomia a guidare Amo pur non essendosi presentato alle audizioni in Commissione consiliare, audizioni alla quale parteciparono invece Carapellese e Cottafavi). A Burzacchini non piace 'la Pressa' e non ritiene degni gli articoli del nostro quotidiano di essere utilizzati nel dibattito politico cittadino. Ha assolutamente il diritto di pensare questo e volentieri pubblichiamo questa sua opinione (piacere non è un nostro obiettivo e lo ribadiamo).
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Anzi, ringraziamo Burzacchini e volentieri - se crede - ospiteremo suoi interventi anche fossero di profondo disprezzo al nostro lavoro che egli (e ne ha diritto) giudica 'ipocrita e di livello bassissimo'.

Non ci sarebbe da aggiungere null'altro se non una precisazione. Non abbiamo mai attaccato le Feste de L'Unità in quanto tali e neppure la cultura dei volontari. L'impressione - ma questa è una opinione di chi scrive e più volte espressa - è che il sistema di potere che regna da 70 anni a Modena, il triangolo Coop (che peraltro edita la principale tv cittadina)-partito di sinistra o centrosinistra-istituzioni, abbia usato la buona fede e il credo politico di molte persone solamente per preservare se stesso (anche attraverso nomine ad hoc, gestione degli appalti, sempre formalmente ineccepibile e controllo della informazione). L'impressione è che i volontari siano stati usati e traditi.

Traditi nel profondo. Nei loro pensieri e sentimenti più veri. Nel loro immaginare una società migliore. Che non avevano paura di definire 'comunista' e per la quale si sono spesi gratuitamente con il loro saper fare (fossero muratori, idraulici, baristi, facchini... Improvvisandosi di volta in volta camerieri o spazzini).
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Abbiamo fotografato questo tradimento che, con la mutazione democristiana-renziana (recentissima se è vero che fino a un anno fa Richetti era censurato dalla festa de l'Unità di Albareto per volere della Bursi), ha raggiunto oggi il suo compimento. Guardiamo a questi volontari (che lasciano in massa col cuore spezzato la Festa e il Pd pur non avendo una patria dove sbarcare) e - insieme a loro - ci sentiamo traditi. Traditi e umiliati. Senza ipocrisia. Piaccia o non piacca.

Giuseppe Leonelli

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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

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