Articoli Politica

In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale

In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale
In diecimila al corteo Pro-Gaza che ha bloccato la tangenziale

Associazioni islamiche e facenti parte del raggruppamento Modena per la Palestina hanno aderito alla mobilitazione indetta da CGIL SI Cobas e USB. Dove in Italiano e arabo si è inneggiato all'Intifada e alla condanna di Israele e contro il Governo Meloni. Nessun riferimento ad Hamas e agli attivisti della Flotilla. Nessuna resistenza della Polizia all'ingresso in tangenziale


5 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Mivebo
Si inneggia all’Intifada, all’antisionismo e si protesta contro il governo Meloni oltre che, ovviamente, a Israele. La musica è araba, mixata con canzoni popolari italiana che inneggiano alla rivoluzione. Ogni tanto, tra un brano e l’altro, spunta anche qualche pezzo di Giorgio Gaber. Il corteo pro-Gaza nella sua variante modenese è un crogiuolo politico dove si fondono a freddo forze anche estreme di sinistra politica, sindacale e associazionistica che mai avevamo visto insieme.A guidare il corteo, in testa, c'è il segretario provinciale della CGIL di Modena, insieme a quello dei SI Cobas, Pini, e a un rappresentante della FIOM, nordafricano, che parla arabo trasmettendo in lingua messaggi e istruzioni alla folla. Con sciarpa con colori della bandiera palestinese e moschee. Insieme ad una rappresentante dei giovani per la Palestina che in felpa Nike condanna Israele e la Meloni. 'E' una partecipazione enorme' - afferma Daniele Dieci. Ci aspettavamo numeri altissimi ma non così. Ciò significa che il comune sentire dei cittadini Modenese è molto più alto rispetto a quello che sta succedendo a Gaza di quanto si possa pensare.
Spazio ADV dedicata a Paolo Ventura
Vogliamo che venga denunciato il genocidio in corso, vogliamo che venga detto che la Flotilla aveva una funzione umanitaria e che gli attivisti sono stati fermati come fossero dei pirati, e vogliamo dire no al riarmo'.Tutte le anime solitamente divise nelle battaglie per i diritti del lavoro — CGIL, USB, SI Cobas — oggi incredibilmente unite in un corteo che si può sintetizzare come pro-Gaza. Scompare però quasi del tutto l’icona che ha animato molte delle recenti manifestazioni: la 'Flottilla', praticamente mai citata. Così come resta completamente assente, quasi fosse un tabù, ogni critica o messa in discussione di Hamas. Parola proibita, nei fatti. Nel bene e nel male. Unico mantra contro Israele e contro i governi.Il corteo appare come un mix di forze sindacali in una sorta di 'fusione fredda', che riesce però a scaldare i cuori anche di molte associazioni, Arci e associazioni islamiche comprese, ritrovatesi sotto il grande ombrello di “Modena per la Palestina”. La manifestazione si riempie di migliaia di persone, che arrivano fin dalla prima mattina, anche in treno, da comuni della provincia e da fuori provincia. A prevalere, visivamente, sono le bandiere dei SI Cobas, più numerose persino di quelle palestinesi: sono in testa al corteo, mentre CGIL e le sue articolazioni settoriali sfilano in mezzo e in coda, con i lavoratori in sciopero della funzione pubblica CGIL — dai Comuni, dall’Università e dall’AUSL.Numerosi gli studenti, più o meno sindacalizzati e politicizzati, riconoscibili dalle sigle sventolate sulle loro bandiere.
Spazio ADV dedicata a Società Dolce: fare insieme
Nessuna rappresentanza ufficiale del PD: non vediamo nessuno del partitoné in testa né in mezzo nè in coda, anche se una nota del PD dirà chi del partito c'era fisicamente, e non solo idealmente. Un comunicato di adesione “ideale” e formale, firmato dalla segretaria provinciale Marika Menozzi. Adesione formalizzata in una nota anche da AVS.
Dopo il raduno alle ore 9 e la partenza da Piazzale Primo Maggio, alle ore 10, il corteo attraversa Viale Monte Kosica, il viale della stazione, Piazzale Natale Bruni, oltrepassa il cavalcaviaferrovia Mazzoni, percorre Canaletto Sud e, intorno alle 12:15, quando la testa del lungo serpentone — circa un chilometro di corteo — raggiunge via Finzi, arriva l’annuncio: il segretario provinciale della CGIL comunica, come già previsto e dichiarato alle forze dell’ordine, che il corteo non svolterà in via Gerosa, ma per chi vorrà, proseguirà dritto verso la tangenziale, con l’intenzione dichiarata di occuparla e bloccare il traffico in entrambe le direzioni. Tutto sembra far parte di un copione già scritto.
Spazio ADV dedicata a Onoranze funebri Simoni
Con tanto di uscite già segnalate e presidiate dalla Polizia Locale da ore e con la Polizia di Stato e le forze antisommossa pronte a scortare il corteo senza nemmeno discutere con gli organizzatori sul da farsi. 'Tutto frutto di un accordo trovato nell'incontro di ieri' - ci riferisce un rappresentante sindacale.'L’azione - anticipa il segretario Dieci al microfono - proseguirà verso il cavalcavia ferroviario Cialdini e il Parco Ferrari, con l’intenzione, anch’essa dichiarata, di bloccare il traffico in un’altra parte della città. “Stiamo violando una legge fascista, e ne siamo consapevoli” dichiara il leader Modenese del sindacato.Nessuno si defila. L’immagine è surreale: il lungo serpentone umano si immette in tangenziale. Il traffico è già stato preventivamente bloccato dalla polizia locale, dispiegata in forze lungo tutto il percorso, un chilometro prima e un chilometro dopo il corteo.Il tratto interessato — tra l’accesso da via Finzi e l’uscita su strada della Marmora — si riempie su entrambe le carreggiate, come previsto, per bloccare tutto il traffico comunque già fermato, mentre la coda del corteo è ancora in attesa di entrare.Gli organizzatori discutono: la CGIL spinge per far proseguire il corteo secondo programma, uscendo dalla tangenziale, mentre i SI Cobas vogliono che anche la coda entri e si fermi per continuare l’azione di blocco. Si arriva a un compromesso: il corteo si compatta, la testa è già all’uscita dello svincolo di strada della Marmora, mentre la coda entra in tangenziale e rimane ferma alcuni minuti. Il colpo d'occhio è notevole circa 10.000 persone lungo o le due corsie di una tangenziale deserta in un venerdì mattina. Poi, il via libera: il corteo esce dalla tangenziale e rientra sulla viabilità cittadina, già sostanzialmente bloccata a nord della fascia ferroviaria.Al centro, seduti e in parte stremati, alcuni manifestanti. Dall’altoparlante arriva il messaggio: “A Gaza non si mangia, si può aspettare — se non saltare — il pranzo”. Ma non tutti sono d’accordo: c’è chi ha prenotato una visita, chi deve fare la spesa o andare a prendere i figli. Il corteo comincia a perdere centinaia di partecipanti, che si allontanano dalla tangenziale. Intorno alle 13:00, il corteo si dissolve. I principali accessi alla tangenziale vengono riaperti, restano invece chiusi quelli lungo l’asse del cavalcavia ferroviario Cialdini. Che porterà i manifestanti che continueranno fino al parco Ferrari.
A differenza di quanto avvenuto in altre città, nessuno scontro, nessun vandalismo. Solo disagi enormi per un’intera città, che ha vissuto il blocco della circolazione ma non si è fermata: le fabbriche, gli enti pubblici e privati hanno continuato il loro lavoro.
Gi.Ga.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati